Bottiglie, Degustazioni

Barolo Sarmassa 2010 – Brezza

Ogni tanto bisogna prendersi il rischio di stappare una di quelle bottiglie, ad esempio il Barolo Sarmassa 2010 di Brezza, cercate e tenute da parte, una di quelle bottiglie su cui abbiamo proiettato aspettative rilevanti e farlo senza un’occasione precisa se non per celebrare la gioia di vivere. Così da dare una misura al vino e alle proprie convinzioni. Ad esempio la mia di cercare di bere il Barolo sempre, o quasi sempre, nella finestra 10/12 anni per cercare di intercettare il liquido nella fase di massima espressività prima dell’inizio della fase discendente.
In questo caso si sarebbe potuto aspettare ancora qualche anno vista l’integrità e le caratteristiche del vino, ma la mia convinzione si rafforza.

Barolo classicista con invecchiamento in botte grande con uve dal cru posto a nord di Barolo verso il confine con La Morra.

Grande finezza espressiva, precisione, eleganza, struttura, previsione di vita futura non calcolabile se conservata al meglio.

Colore granato vivo, complessità e finezza olfattiva. Apre con una nota mentolata che accompagna per tutto il tempo della bevuta, lampone e melograno, floreale residuale, carruba, eucalipto, sentori minimi di cuoio fresco e di spezie. Preciso e intenso anche nel tempo.
In bocca è un crescendo continuo, non è un vino da esposizione che lascia di stucco in ingresso, lascia semmai estasiati in uscita, con quella sua lunga scia balsamico/sapida, con la sua struttura, la sua stoffa, lo scheletro solido di questo vino che promette di essere buono anche in tempo X lontano da noi, il suo bilanciamento, questa progressione di gusto che non finisce, la bevibilità incredibile, ebbe ragione chi ne intravide le potenzialità a suo tempo e peccato per tutte quelle bottiglie imprigionate nelle cantine dei mercanti del nordeuropa.

Il mio consiglio a chi lo dovesse trovare è di prenderne quanto più possibile.

Enonauta/Degustazione di Vino #184 - Barolo Sarmassa 2010 - Brezza | Grande finezza espressiva, precisione, eleganza, struttura, previsione di vita futura non calcolabile se conservata al meglio.
Enonauta/Degustazione di Vino #184 - Barolo Sarmassa 2010 - Brezza | Grande finezza espressiva, precisione, eleganza, struttura, previsione di vita futura non calcolabile se conservata al meglio.
Enonauta/Degustazione di Vino #184 - Barolo Sarmassa 2010 - Brezza | Grande finezza espressiva, precisione, eleganza, struttura, previsione di vita futura non calcolabile se conservata al meglio.

Barolo Sarmassa 2010 – Brezza

Every now and then we have to take the risk of uncorking one of those bottles, for example the Barolo Sarmassa 2010 by Brezza, sought out and kept aside, one of those bottles on which we have projected significant expectations and doing so without a specific occasion other than to celebrate the joy of life. So as to give a measure to the wine and to one’s own beliefs. For example, mine is to try to drink Barolo always, or almost always, in the 10/12 year window to try to intercept the liquid in the phase of maximum expressiveness before the beginning of the descending phase.
In this case we could have waited a few more years given the integrity and characteristics of the wine, but my conviction is strengthened.

Classicist Barolo aged in large barrels with grapes from the cru located north of Barolo towards the border with La Morra.

Great expressive finesse, precision, elegance, structure, prediction of future life that cannot be calculated if preserved in the best possible way.

Bright garnet color, complexity and olfactory finesse. It opens with a minty note that accompanies the entire drinking time, raspberry and pomegranate, residual floral, carob, eucalyptus, minimal hints of fresh leather and spices. Precise and intense even over time.
In the mouth it is a continuous crescendo, it is not a show wine that leaves you stunned on entry, if anything it leaves you enraptured on the way out, with its long balsamic/savory trail, with its structure, its fabric, the solid skeleton of this wine which promises to be good even in time far from us, its balance, this progression of taste that never ends, the incredible drinkability, those who glimpsed its potential at the time were right and it’s a shame for all those bottles imprisoned in the cellars of Northern European merchants.

My advice to anyone who finds it is to get as much as possible.

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