Bottiglie, Degustazioni

Morellino di Scansano Riserva 2005 Vigna I Botri – I Botri di Ghiaccioforte

Morellino di Scansano

Riserva Vigna I Botri 2005

I Botri di Ghiaccioforte

Il Morellino di Scansano Riserva “Vigna I Botri” de I Botri di Ghiaccioforte, prima azienda certificata biologica nella zona di Scansano, viene da una vigna situata sul confine meridionale della denominazione. Quattro ettari, tre a rosso uno a bianco, a circa 270 mt di altezza slm.

Enonauta/Degustazione di Vino #026 - review - Morellino di Scansano Ris. "Vigna ai Botri" di Botri di Ghiaccioforte. Sorprendente e incisivo

Sangiovese, Prugnolo Gentile, Alicante e Canaiolo. Lunghe macerazioni e affinamento in grandi botti. Ma soprattutto, amore per la tradizione, per la terra, per il Sangiovese.
Un vero fuoriclasse tra i Morellino di Scansano. Uno splendido quattordicenne che al momento dell’apertura e dell’assaggio non può non far tornare alla mente le parole del Signor Lanza nel momento di presentare, non senza una punta di orgoglio, ai pellegrini in visita alcune delle sue bottiglie più vecchie.
“Il sangiovese invecchia bene. Se è fatto con cura diventa così…”

Enonauta/Degustazione di Vino #026 - review - Morellino di Scansano Ris. "Vigna ai Botri" di Botri di Ghiaccioforte. Sorprendente e incisivo

Granato limpido, integro.
Intensità, pulizia, espressività e un profilo aromatico da grande sangiovese. Si riconoscono la ciliegia e il lampone in piena maturazione accompagnate da note di Mirto e scorza d’arancio e sentori ematici e di cuoio.

Acidità ancora graffiante e succo dolce. Non capita spesso di avere la sensazione di masticare al contempo un lampone dolcissimo e una ciliegia in un Sangiovese imbottigliato 14 anni prima, ma il centrobocca ne è pervaso. Un vino asciutto in quanto a corporatura, ma dotato di grande vigoria e tensione. Il tannino è una carezza prima di un finale letteralmente infinito dove si riverberano il Mirto e la scorza.

Enonauta/Degustazione di Vino #026 - review - Morellino di Scansano Ris. "Vigna ai Botri" di Botri di Ghiaccioforte. Sorprendente e incisivo

Un vino che potrebbe accompagnarsi brillantemente a molteplici preparazioni della cucina tradizionale Toscana, ma che io preferisco pensare con un pecorino maremmano di media/lunga stagionatura per una merenda archetipica all’ombra di un pino marittimo. Con la benedizione della Grande Madre Etrusca che la figura in etichetta sembra poter rappresentare.

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Chianti Classico Riserva 2012 – Capannelle

Chianti Classico Riserva 2012 – Capannelle

il Chianti Classico Capannelle nasce a Gaiole in Chianti.

Si trovano indicazioni contrastanti sull’uvaggio. Il sito aziendale dice sangiovese 100 percento, in altri luoghi si fa accenno ai classici vitigni complementari del territorio. Nel dubbio mi affido al gusto e dichiaro che secondo me c’è il Canaiolo. Secondo me.
Fermentazione in acciaio e affinamento in botte da 16 hl per 18 mesi.
40 quintali per ettaro la resa.

Enonauta/Degustazione di Vino #024 - review - Chianti Classico Ris. 2012 di Capannelle. Eleganza Chiantigiana da Gaiole

Rubino scuro, cupo.

Rispetto ad altre bottiglie di alte altre annate questo 2012 in questa bottiglia è meno brillante. Ha meno slancio.

Naso sornione. Timidamente floreale, molto frutto scuro e molto maturo, accenni di spezie e col passare del tempo sentori boschivi e qualche sottile fragranza d’erba aromatica.

Enonauta/Degustazione di Vino #024 - review - Chianti Classico Ris. 2012 di Capannelle. Eleganza Chiantigiana da Gaiole

Acidità vischiosa non particolarmente viva, a dominare il sorso è ancora il frutto maturo. Il tannino è morbido, buon finale con retrogusto speziato.

Ciò che resta è un certo senso di incompiutezza.

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…Dark ruby.

Compared to other bottles of other vintages this 2012 in this bottle is less brilliant. It has less momentum. Sly nose. Timidly floral, very dark and very ripe fruit, hints of spices and over time woody scents and some subtle fragrance of aromatic grass. Viscous acidity not particularly lively, the ripe fruit still dominates the sip. The tannins are soft, with a good finish and a spicy aftertaste.

What remains is a certain sense of incompleteness.

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Rubis foncé. Comparé à d’autres bouteilles d’autres millésimes, cette année 2012 est moins brillante. Il a moins d’élan. Nez sournois. Fruit timidement floral, très sombre et très mûr, notes d’épices et de boisés au fil du temps et un parfum subtil d’herbe aromatique. Acidité visqueuse pas particulièrement vive, le fruit mûr domine toujours la gorgée. Les tanins sont doux, avec une bonne finition et un arrière-goût épicé.

Ce qui reste est un certain sentiment d’inachèvement.

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Canestrino 2015 – Fattoria Cerreto Libri

La sottozona del Chianti denominata Rùfina, posizionata a nordest di Firenze, è famosa per la longevità dei suoi rossi, ma dà i natali anche questo bianco fatto “come una volta”. Ovvero il Canestrino di Cerreto Libri

Trebbiano e Malvasia (90 e 10) coltivate seguendo il metodo di vinificazione stabilito dalla carta qualità dell’associazione “Renaissance des Appellations“, macerazione sulle bucce di 24/36 ore e lungo affinamento sulle fecce. Cemento.

Non proprio un orange, più un bianco fatto come un tempo.

Enonauta/Degustazione di Vino #018 - review - Canestrino 2015 di Cerreto Libri. Un ottimo bianco come una volta proiettato nel futuro.

Il suo colore è quello dell’Ambra lucida.
Denso.
Profumi misurati non esplosivi, inizialmente miele di trifoglio, poi sentori fruttati di nespola,
albicocca disidratata, floreali di narciso.

Enonauta/Degustazione di Vino #018 - review - Canestrino 2015 di Cerreto Libri. Un ottimo bianco come una volta proiettato nel futuro.

Rispetto ad altre annate porta in dote un’acidità più contenuta e flessuosa e una componente tannica sottile, risultando al palato più morbido e corposo. Un buon finale con retrogusto di salvia e una sorprendente resistenza nel bicchiere. L’ultimo, abbandonato sulla tavola, il giorno seguente porge al naso ancora note piacevoli ed è integro al sorso.

Duttilissimo nell’accompagnare in cucina.

Enonauta/Degustazione di Vino #018 - review - Canestrino 2015 di Cerreto Libri. Un ottimo bianco come una volta proiettato nel futuro.
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Turpino 2010 – Querciabella

Turpino 2010 – Querciabella

Turpino di Querciabella viene fatto con le Uve dalle vigne aziendali in Maremma.

Blend di Cabernet Franc (40), Merlot (20) e Syrah (40). Biodinamico Steineriano in vigna. Fermentazione con lieviti indigeni. Affinamento in barrique nuove per il 20%

Consistente granato scuro. Turpino 2010 è un vino che si distingue per la sua elegante forza. Potente e dinamico al naso, dispiega un ventaglio aromatico complesso in cui risaltano i sentori di prugna e mora e accenni di tabacco dolce, spezie, di grafite e incenso.

Enonauta/Degustazione di Vino #014 review - Turpino 2010 di Querciabella. Un blend elegante dalle colline sopra Greve in Chianti

{Nez puissant et dynamique, il déploie une gamme aromatique complexe dans laquelle se détachent les arômes de prune et de mûre et des notes de tabac doux, d’épices, de graphite et d’encens.}

(Powerful and dynamic on the nose, it unfolds a complex aromatic range in which the scents of plum and blackberry and hints of sweet tobacco, spices, graphite and incense stand out.)

Attacco caldo, aromatico e non di petto, acidità vellutata e viva, tannino rifinito e setoso.

Piacevole ritorno di frutti di bosco nel centro bocca e lungo finale dove si riverbera la freschezza.

A volergli trovare per forza un punto debole si potrebbe dire che un po’ di corpo, di volume in più avrebbe forse giovato, ma resta la sensazione di aver bevuto un ottimo vino che è ulteriore conferma della vocazione di Querciabella per vini eleganti e puliti.

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Aluigi Chianti Classico Ris. 2012 – Le Cinciole

Aluigi Chianti Classico Ris. 2012 – Le Cinciole

Aluigi Le Cinciole – Panzano in Chianti
100% Sangiovese
Biologico/biodinamico
Cemento, elevazione in legno, ancora cemento.

Rosso rubino fitto.

Inizialmente sembra involuto, incastrato dentro sentori legnosi, ma col tempo si distende in un piacevole, seppur compìto, e tipico bouquet composto da molto mirtillo, note terragne e di incenso su ricordi di giaggiolo e scorza d’arancia.
Al palato risulta di medio corpo per un sorso animato da freschezza e succo gentili e struttura tannica nobile e sottile. Buon finale dove in fase retrolfattiva tornano le note di frutto scuro e di spezie.
Un vino che merita un pensiero alla volta dopo.

Si accompagnò con successo alla Lombatina di Manzo alla griglia.

Enonauta/Degustazione di Vino #011 - Chianti Classico Ris. Aluigi 2012 di Le Cinciole a Panzano. Un bel Sangiovese di Panzano de Le Cinciole
Aluigi 2012 – Chianti Classico Riserva
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