Bottiglie, Degustazioni

Nebbiolo 2016 – Giovanni Canonica

Langhe Nebbiolo 2016 – Giovanni Canonica

Langhe Nebbiolo di Giovanni Canonica. La cantina in pieno centro a Barolo
Nebbiolo affinato in acciaio e vetroresina
Non dichiarata, né certificata, conduzione biologica

Enonauta/Degustazione di Vino #034 - wine review - Langhe Nebbiolo 2016 di Canonica -  Uno dei maestri del nebbiolo tradizionale.

C’è un alone di leggenda intorno a Giovanni Canonica e ai suoi vini. Per me che scrivo è un alone certamente legittimo perché, come altri sicuramente prima e altri in futuro, non sono mai riuscito a farmi ricevere dal Sig. Giovanni e sul territorio i suoi vini praticamente non esistono.
Sono venuto in possesso di questa bottiglia grazie a un amico di Roma e sono riuscito a tenerla in cantina sette mesi scarsi. Poi ha vinto la curiosità.

Enonauta/Degustazione di Vino #034 - wine review - Langhe Nebbiolo 2016 di Canonica -  Uno dei maestri del nebbiolo tradizionale.

Per il mio palato un nebbiolo inedito.
Essenziale ed arcigno.

Core tra il rubino ed il granato, luminoso e trasparente.
Al naso soprattutto Erbe aromatiche, radici, pellame, ribes nero e mora.

L’alcol sviluppa una considerevole aromaticità e si confermano al palato le sensazioni olfattive. Frutto ben rifinito e una discreta freschezza, tannino molto fitto, combattivo, grande piacevolezza complessiva nella beva e persistenza non comune.

Enonauta/Degustazione di Vino #034 - wine review - Langhe Nebbiolo 2016 di Canonica -  Uno dei maestri del nebbiolo tradizionale.

Lo riberrei, ma non si trova facilmente.

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Bottiglie, Degustazioni

Austri 2011 (Langhe Doc) – San Fereolo

Austri 2011 (Langhe Doc) – San Fereolo

Barbera

Vigne in Borgata Valdiberti e Valdibà
400 mt. Slm con esposizione sud est
Dogliani
Lavoro in vigna nel rispetto dei principi dell’agricoltura biodinamica
Fermentazione spontanea senza temperatura controllata in tini di legno. Affinato in botti di varia capacità con le proprie fecce. Poi un passaggio in acciaio prima di essere imbottigliato.

Enonauta/Degustazione di Vino #032 - wine review - Austri 2011 di San Fereolo -  Vino potente e longevo che si conferma negli anni. (A powerful and long-lived wine that has been confirmed over the years)

I profumi sono intensi. C’è il Mirtillo, ci sono le spezie dolci e il tabacco e, tra le pieghe del bouquet, suggestioni rustiche. (The aromas are intense. There is the Blueberry, there are sweet spices and tobacco and, among the folds of the bouquet, rustic suggestions)

Enonauta/Degustazione di Vino #032 - wine review - Austri 2011 di San Fereolo -  Vino potente e longevo che si conferma negli anni. (A powerful and long-lived wine that has been confirmed over the years)

Apre morbido e voluminoso grazie alla sua componente alcoolica e al succo concentrato, dolce e vischioso, frutto e spezie che si ribadiscono, eppure la grande freschezza e un tannino piccante danno al vino una subitanea accelerazione e gli permettono di andare in profondità con un gusto intenso che termina in un grande e persistentissimo riverbero di frutti scuri e Mirto. (soft and voluminous opening because of its alcoholic component and to the concentrated, sweet and viscous juice, fruit and spices that are reaffirmed, yet the great freshness and a spicy tannin give the wine a sudden acceleration and allow it to go deep with an intense taste which ends in a large and very persistent reverberation of dark fruits and Myrtle)

Vino potente e longevo che si conferma negli anni. (A powerful and long-lived wine that has been confirmed over the years)

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Doccio a Matteo 2007 Chianti Classico Ris. – Caparsa

Chianti Classico Riserva 2007 – Caparsa

Doccio a Matteo 2007

Doccio a Matteo Caparsa – Vigna singola a 450 mt a Radda in Chianti

Note sull’affinamento tratti dal dettagliato sito aziendale

Uvaggio: 95% Sangiovese, 5% Colorino.

Maturazione: 2 anni in Tonneau di 500 litri di Troncais, Allier, Vosges, Americano, Ungherese.
Fermentazione: spontanea, con lieviti autoctoni, per circa 12 giorni

Non ho avuto la fortuna di assaggiare questa annata al momento dell’uscita per poter valutare il suo cambiamento nel tempo, ma posso dire che a questa decina d’anni di bottiglia non è sopravvissuto niente che non sia Sangiovese e Radda. Al tempo non è sopravvissuto il legno, ma sono invece sopravvissute la freschezza, la grande concentrazione di succo, un tannino rigoroso e una persistenza inenarrabile.

Enonauta/Degustazione di Vino #030 - wine review - Doccio a Matteo 2007 di Caparsa -  concentrazione, intensità, persistenza, tra i migliori.

Il colore è Granato scuro, fitto. Non ha bisogno di troppo tempo per presentarsi e subito brilla per intensità e qualità del bouquet e offre una varietà di profumi filologici come i fiori secchi, il cassis e il mirtillo. La Scorza d’arancio, il Cuoio, le erbe aromatiche.

Enonauta/Degustazione di Vino #030 - wine review - Doccio a Matteo 2007 di Caparsa -  concentrazione, intensità, persistenza, tra i migliori.

In bocca risulta vino molto tattile. Morbido in princìpio data la grande concentrazione e la dolcezza del frutto, ma è un sorso rusticamente vivo, che ha sapore, lunghezza, non si esaurisce, animoso. Buona acidità e trama tannica fitta, tetragona, che ricorda quella dei vini di Caparsa da giovani. Lunghissimo finale balsamico.
Volendo raccontarlo in tre termini direi concentrazione, intensità, persistenza.

Enonauta/Degustazione di Vino #030 - wine review - Doccio a Matteo 2007 di Caparsa -  concentrazione, intensità, persistenza, tra i migliori.

Doccio a Matteo Caparsa 2007

I wasn’t lucky enough to taste this vintage at the time of its release to be able to evaluate its change over time, but I can say that nothing other than Sangiovese and Radda has survived this ten-year bottle. The wood has not survived over time, but the freshness, the great concentration of juice, a rigorous tannin and an unspeakable persistence have survived.


The color is dark, dense garnet. It doesn’t need too much time to present itself and immediately shines with the intensity and quality of the bouquet and offers a variety of philological scents such as dried flowers, cassis and blueberry. Orange peel, leather, aromatic herbs.

In the mouth it is a very tactile wine. Soft at first given the great concentration and sweetness of the fruit, but it is a rustically lively sip, which has flavour, length, does not run out, lively. Good acidity and dense, tetragonal tannic texture, reminiscent of that of young Caparsa wines. Very long balsamic finish. Wanting to describe it in three terms, I would say concentration, intensity, persistence.

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Bottiglie, Degustazioni, Metodo Classico

Balter Brut (sboccatura 2017) – Trento Doc

Balter Brut
sboccatura 2017
Trento Doc
Azienda Agricola Balter

Sui rilievi a nord est di Rovereto nasce Balter Brut.
Chardonnay con fermentazione in acciaio e per il 15% in rovere.
30 mesi sui lieviti.
Giallo paglierino intenso.

Perlage fino e costante, persistente e con buona pressione.

Piacevole ed intenso bouquet composto da sentori di Pesca bianca, cedro, lievito, albicocca disidratata.
In bocca risulta inizialmente ben strutturato e morbido, cremoso e molto fruttato, ma trova un eccellente punto di equilibrio grazie alla buona freschezza.
Finale con retrogusto di Liquirizia.

Enonauta/Degustazione di Vino #029 - wine review - Balter Brut -  Uno dei principali protagonisti della scena del Trento Doc

Buon rapporto qualità-prezzo.

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Bianchi Macerati, Bottiglie, Degustazioni

Bianco della Castellada 2011 Collio Doc – La Castellada

Bianco della Castellada 2011

Collio Doc

La Castellada

È un piacere berlo ed è un piacere raccontarlo. È il Bianco della Castellada.
Vendemmia 2011.
A Oslavia dove ci sono la Ponca e il vento.

Pinot grigio 50%, Chardonnay 30% e Sauvignon 20%.
Per lo chardonnay e il sauvignon quattro giorni di macerazione.
12 mesi di barrique e 24 mesi ulteriori in bottiglia.

Enonauta/Degustazione di Vino #028 - wine review - Bianco della Castellada 2011 -  Un bianco che ha fatto la storia del Collio

Giallo dorato e consistente.
Sprigiona una lunga sequenza di aromi come l’uva sultanina e la pesca percoca matura, sentori erbaceo/vegetali e floreali come il Tiglio in fiore e la camomilla, la nocciola e accenni di spezie e di resina come se accanto a te stessero potando un albero. Notevole.
Ma è all’assaggio che dimostra tutta la sua stoffa e le sue potenzialità attuali e presumibilmente in divenire.
Ha spessore, succo e forza. Le sensazioni si stratificano. Didatticamente lo si potrebbe usare per spiegare empiricamente il significato di “vino tridimensionale”. Frutto maturo, miele, ritorni aromatici nel centrobocca. La freschezza e una percepibile struttura tannica gli danno una profondità eccezionale e il suo è un grandissimo finale che vorresti rallentare per prolungare indefinitamente l’esperienza gustativa, come vorresti che la bottiglia fosse di nuovo piena, almeno a metà, anche un terzo basterebbe.

Enonauta/Degustazione di Vino #028 - wine review - Bianco della Castellada 2011 -  Un bianco che ha fatto la storia del Collio

Mi sono impegnato per accompagnarlo degnamente in cucina e allora sono venuti fuori il pollo in padella coi germogli di soia e la gallinella al cartoccio cotta a vapore con cipolla fresca di Certaldo.
Bene col pesce, benissimo col pollo.

Soldi ben spesi.

Enonauta/Degustazione di Vino #028 - wine review - Bianco della Castellada 2011 -  Un bianco che ha fatto la storia del Collio
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Barbera d’Alba Superiore 2016 – Scarzello

Barbera d’Alba Superiore 2016 – Scarzello

Scarzello è a Barolo. Giustamente famoso il suo Barolo Vigna Merenda, ma insieme a quello fu riportato dalla gita in cantina anche questa vigorosa Barbera d’Alba Sup. 2016. Che fu aperta coraggiosamente in barba al clima torrido.

Lunga macerazione e affinamento per 18 mesi in legni di diversa capacità.

Enonauta/Degustazione di Vino #027 - wine review - Barbera d'Alba Sup. 2016 - Scarzello - Estroverso e potente all'assaggio

Rosso rubino intenso. Molto compatto. Forte la spinta olfattiva, agevolata dal considerevole elemento alcolico, con sentori di Viola, Ciliegia Durone e Prugna blu, una speziatura netta di pepe sichuan e chiodo di garofano.

Estroverso e potente all’assaggio, inizialmente si sviluppa su registri morbidi, molta dolcezza di frutto e calore, però ben equilibrati da una acidità fluente e da un tannino di grana fine.

Enonauta/Degustazione di Vino #027 - wine review - Barbera d'Alba Sup. 2016 - Scarzello - Estroverso e potente all'assaggio

Il passaggio in frigo lo rende ancora più gradevole, per quanto la componente alcoolica resti comunque un po’ sopra le righe.

Stappato il 25 luglio 2019 per onorare il Santo Jacopo, patrono della Città di Pistoia, insieme al piatto della festa, i Maccheroni col Sugo D’anatra.

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Funnari 2015 – Mimmo Paone

Funnari 2015

Terre Siciliane igt

Mimmo Paone

A Torregrotta (Me) all’estremo nordorientale dell’isola nasce Funnari di Mimmo Paone.

Nero d’Avola in purezza.
1 anno in barrique di rovere.

Una piacevole ed economica sorpresa il Funnari 2015 di Mimmo Paone.
Vivo il colore, tra il granato scuro ed il Rubino.
Naso intenso con sentori di frutti scuri a piena maturazione, spezie dolci, caffè in tostatura.

Enonauta/Degustazione di Vino #025 - review - Funnari 2015 di Mimmo Paone. Nero d'Avola a metà strada tra modernità e tradizione

Esordisce estroverso, caldo e corposo. Il sorso però vira velocemente su toni piacevolmente sapidi e tannici che si prolungano abbondantemente e che al Funnari di Paone conferiscono personalità ed equilibrio.
Felice e centrata la mano che dosò il legno su questo vino. Che è avvertibile, credo, volendo essere avvertita.

Enonauta/Degustazione di Vino #025 - review - Funnari 2015 di Mimmo Paone. Nero d'Avola a metà strada tra modernità e tradizione

Con la porchetta. Con le melanzane al forno. Con la lasagna.

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Arundo 2014 – Meridio

Arundo 2014

Igp Terre Siciliane Rosso

Azienda Agricola Meridio

Meridio è una piccola azienda agricola che conduce le sue vigne secondo metodiche tradizionali e rispettose, posta nel territorio di Chiaramonte Gulfi, a 350metri slm nell’entroterra ragusano.

Per questo Arundo 2014 c’è Alicante in purezza fermentato in acciaio e che poi prosegue affinando per 16 mesi in legno e per ulteriori sei in bottiglia.

Rubino scuro, consistente. Naso intenso di frutti neri maturi, speziatura dolce, erbe aromatiche.

Enonauta/Degustazione di Vino #023 - review - Arundo 2014 di Meridio. Alicante tradizionale da Chiaromonte

Un vino che gode positivamente della tensione interna tra la dolcezza del frutto maturo che è la materia principale del sorso e una spiccata e vivace freschezza.
Tra il calore e la morbidezza con cui esordisce in bocca e il lungo finale dove a distendersi in progressione sono l’acidità e un tannino gentile. Molta materia, ma anche molta energia e il risultato è un vino di grande equilibrio e piacevolezza.
Con un buon rapporto prezzo/soddisfazione.

[…A wine that positively enjoys the internal tension between the sweetness of the ripe fruit which is the main material of the sip and a marked and lively freshness. Between the warmth and softness with which it begins in the mouth and the long finish where the acidity and gentle tannins stretch out in progression. Much material, but also a lot of energy and the result is a wine of great balance and pleasantness…]

[…Un vin qui apprécie positivement la tension interne entre la douceur du fruit mûr qui est le matériau principal de la gorgée et une fraîcheur marquée et vive.
Entre la chaleur et la douceur avec lesquelles il commence en bouche et la longue finale où l’acidité et les tanins doux s’étirent en progression. Beaucoup de matière, mais aussi beaucoup d’énergie et le résultat est un vin d’un grand équilibre et d’une grande douceur…]

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Nebbiolo Langhe 2015 – Cavallotto

Nebbiolo Langhe 2015 – Cavallotto

Langhe Nebbiolo Cavallotto – Castiglione Falletto

Nebbiolo da vigne da Barolo
15/18 mesi di affinamento in botte grande.

Enonauta/Degustazione di Vino #021 - review - Nebbiolo 2015 di Cavallotto.  Un vino che rivela ampiamente le possibilità del vitigno da cui deriva, anche quando non affinato per lunghissimo tempo

Uno straordinario esempio di equilibrio e compiutezza. Considerato da molti un piccolo barolo, credo sia più giusto definirlo un grande Nebbiolo. Perché questo è. Un vino che rivela ampiamente le possibilità del vitigno da cui deriva, anche quando non affinato per lunghissimo tempo e nelle sue declinazioni base.

Enonauta/Degustazione di Vino #021 - review - Nebbiolo 2015 di Cavallotto.  Un vino che rivela ampiamente le possibilità del vitigno da cui deriva, anche quando non affinato per lunghissimo tempo

Colore tra il rubino e il granato, limpido, trasparente e vivo, come si può vedere in foto.
Un vino che manifesta in atto le potenzialità dell’annata. Naso complesso e intenso dove a dominare sono note fruttate di lampone selvatico e ciliegia, floreali di rosa con sentori terragni e di liquirizia, un filo di spezia dolce.
Al contempo il sorso brilla per equilibrio, persistenza e bevibilità. Bella acidità e tannini maturi che compongono una trama ben integrata.

Da bere, ribere e poi ribere ancora.

Enonauta/Degustazione di Vino #021 - review - Nebbiolo 2015 di Cavallotto.  Un vino che rivela ampiamente le possibilità del vitigno da cui deriva, anche quando non affinato per lunghissimo tempo
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Teran 2016 – Skerk

Teran 2016 – Skerk

Venezia Giulia Igt

Terrano/Teran
Duino Aurisina/Carso

Biodinamico, lunga macerazione in tini aperti, un anno in barrique. Nessuna filtrazione.
Anche se tutti conoscono questo vino due parole di introduzione per non perdere l’allenamento.

Violaceo scuro impenetrabile.
Inizialmente monolitico. Col tempo il suo bouquet si libera e offre note di lampone fresco e ribes, sentori erbaceo/vegetali, ginepro e grafite. Bouquet che più passa il tempo e più si affina. Anche dopo molto tempo.

La sua freschezza è sconcertante per quanto è durevole e si riverbera in bocca creando un’onda che dal fondo bocca torna sulla punta della lingua. Tannini non pervengono, il sorso continua nervoso e vigoroso per molto, finale coerente di frutta e spezie.
Bene col Pollo al Tegame, eccezionalmente col Panino con Spalla Toscana.
A un primo giudizio il rapporto prezzo-felicità del Terrano di Skerk potrebbe non sembrare equo, ma certo non è un vino banale.

 

 

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