Sauvignon 2012 – Terre del Sillabo
Costa Toscana Igt
Sauvignon con fermentazione in acciaio e sosta per nove mesi sulle fecce nobili.
Viene dalla Valfreddana, sulla via per Camaiore, a nord ovest di Lucca.
Inutile e fuorviante ogni paragone con omologhi, più o meno famosi, di altre latitudini.
Il colore è brillante giallo paglierino con viraggi sul dorato.
Bouquet ampio e per niente didascalico. Ci si trova il fico secco, il melone giallo, il narciso, lo zafferano e un sottilissimo ricordo di foglia di pomodoro ed erbe aromatiche.
Il sorso è denso, opulento, si rischia di perdersi tra le sue volute avvolgenti, fa ripensare in effetti al Sig. Moretti che la scorsa estate, durante una breve visita alla sua azienda, ci introdusse all’idea della vigna selvaggia (in foto) e al vino vaginale che accoglie come opposto del vino fallico da esibizione (discorso molto lungo che meriterebbe un approfondimento).
La materia si riaggancia continuamente alla componente acido/sapida e ne viene vivificata per una esperienza di gusto gratificante fino all’ottimo finale dove coerentemente si rievocano il frutto giallo e lo zafferano.
L’Enonauta è un navigatore.
A spingere il suo natante di tappi di sughero, nel grande mare delle cose del vino, sono il vento della curiosità, la “sete di conoscenza” e il piacere di condividere la mensa e la bottiglia. Non ha pregiudizi, non teme gli imprevisti, cambia volentieri idea, beve tutto con spirito equanime pur conservando le sue preferenze.
E questo blog è un diario di bordo a più voci, fatto di sensazioni e mai di giudizi. Sensazioni irripetibili, racconti di cantina, note di degustazione, percezioni talvolta chiare e talvolta oscure, non discorso sul vino, ma discorso dal vino e nel vino. Con l’umiltà di chi sa bene che il dominio dell’ancora da scoprire è vasto, che le bottiglie di vino sono tante e ci vuole molto impegno per berle tutte.