Barolo Perno 2018 – Oreste Stefano
Bottiglia acquistata al termine di una degustazione/merenda in azienda a Monforte d’Alba in compagnia casuale di una coppia di winelovers americani e della loro guida personale, degustazione condotta con verve e simpatia dal Signor Clemente che tutti gli Enonauti presenti quel giorno ricordano con piacere.
È un Barolo tradizionale che passa 18 mesi in botti di rovere. Uve dal versante sud della collina di Perno a Monforte d’Alba. Sempre con l’unico bicchiere da vino disponibile nella casa vacanze.
Barolo molto buono e ben fatto, un buono legato all’immediatezza e all’assenza di punti oscuri che necessitano di interpretazione.
Di colore è chiaro, tendente al traslucido. Fragranze di Rosa e Ribes con più spiccata vocazione per una fruttuosità delicata. E poi ricordi di bitter e chinotto che si alternano ad altre note balsamiche e di cipria meno pronunciate.
Sorso lineare, netto, semplice in accezione assolutamente positiva. Raffinatezza in ingresso, misura e una bella progressione di gusto centrata sul frutto delicato e tonico ben sostenuto da acidità distribuita. Tannini ben costruiti in un quadro di grande piacevolezza presente e con ottime prospettive di invecchiamento nel caso lo si volesse conservare in cantina.


Barolo Perno 2018 – Oreste Stefano – wine review
This bottle was purchased after a tasting/snack at the winery in Monforte d’Alba, in the casual company of a couple of American wine lovers and their personal guide. The tasting was conducted with verve and charm by Mr. Clemente, a winemaker fondly remembered by all the wine lovers present that day.
It is a traditional Barolo that spends 18 months in oak barrels. Grapes come from the southern slope of the Perno hill in Monforte d’Alba. One more time served with the only wine glass available in the vacation home.
A very good and well-made Barolo, a good one based on immediacy and the absence of dark points that require interpretation.
It is light in color, verging on translucent. Fragrances of rose and blackcurrant, with a more pronounced inclination for delicate fruitiness. Then there are hints of bitter and chinotto, alternating with other, less pronounced balsamic and powdery notes.
A linear, clean, and simple palate in a positive sense. Refinement on the palate, balanced, and a lovely progression of flavors centered on delicate, crisp fruit, well-supported by balanced acidity. Well-constructed tannins create a highly enjoyable, present palate with excellent cellaring potential.

L’Enonauta è un navigatore.
A spingere il suo natante di tappi di sughero, nel grande mare delle cose del vino, sono il vento della curiosità, la “sete di conoscenza” e il piacere di condividere la mensa e la bottiglia. Non ha pregiudizi, non teme gli imprevisti, cambia volentieri idea, beve tutto con spirito equanime pur conservando le sue preferenze.
E questo blog è un diario di bordo a più voci, fatto di sensazioni e mai di giudizi. Sensazioni irripetibili, racconti di cantina, note di degustazione, percezioni talvolta chiare e talvolta oscure, non discorso sul vino, ma discorso dal vino e nel vino. Con l’umiltà di chi sa bene che il dominio dell’ancora da scoprire è vasto, che le bottiglie di vino sono tante e ci vuole molto impegno per berle tutte.