Gite in Cantina

Langhe: la prima volta non si scorda mai

Ritorno nella Terra di Mezzo – Enotour Langhe

Il primo viaggio nelle Langhe è senza dubbio un’esperienza indelebile per chi è appassionato della materia enologica e vitivinicola. Per chi proviene da un territorio come la Toscana, le Langhe assomigliano ad luogo lontano, ameno, fuori dalla storia del “vino comune” e dei territori. Se volessimo dare un aggettivo al territorio delle Langhe questo sarebbe “classico”, inteso come un qualcosa che si manterrà nel futuro fedele a sé stesso. Il viaggio nelle Langhe non assomiglia ad un’andata, ma più ad un ritorno spirituale nella Terra di Mezzo di chi ha sete “di virtù e canoscenza”.

Anche per questa occasione, sono stato accompagnato dal valoroso Dario Agostini che, armato della propria macchina fotografica, ha immortalato i momenti più belli di questa trasferta. Ma la Compagnia del Nebbiolo ha registrato l’ingresso di una nuova figura, quella del M° Alessio Chiappelli (alias Dufur), che ha impreziosito alcuni incontri con aneddoti dal mondo della musica e delle arti.

I vigneron che abbiamo incontrato per le degustazioni sono stati selezionati in base ai prodotti bevuti in precedenza e alla nostra voglia di esplorare nuove emozioni. Le descrizioni dei vini risentono enormemente dell’esperienza in cantina e del rapporto avuto con chi ci ha accolti.

Edoardo Sobrino – Enotour Langhe

Enotour #003 - Langhe: la prima volta non si scorda mai | Sobrino, Morra, Prandi, Giacomo Fenoccho, Guido Porro.

Di Sobrino nessuno dei presenti aveva mai bevuto niente. Ci siamo fidati di una segnalazione di un altro enonauta (Simone Molinaroli) che in precedenza aveva sentito cose belle sul suo conto. E mai tale scelta fu più azzeccata.

Edoardo si trova a Diano d’Alba, terra di dolcetto, uno tra i nostri vitigni prediletti. Purtroppo però di Dolcetto Sobrino non ne produce più, vista la grande richiesta di altri uvaggi (nebbiolo e barbera in primis) e il poco margine economico che la produzione di tale vino comporta.

Edoardo ci accoglie con uno spirito più unico che raro. Ci porta in vigna e ci spiega le proprie pratiche bio di coltivazione e vinificazione, poi in cantina ci prepara una tavola imbandita di formaggi, salumi e focacce per accompagnare la degustazione dei propri prodotti.

Questi sono in breve i prodotti degustati:

  • Chardonnay 2020: al naso note di pesca bianca, albicocca disidratata, ginepro, in bocca molto persistente, con un retrolfatto particolarmente floreale di piccoli fiori bianchi.
  • Rosato di Nebbiolo 2017: l’ideale per un aperitivo grazie al sentore di spritz che emana sia al naso che in bocca.
  • Nebbiolo d’Alba 2017: di grande carattere, con un tannino finissimo e tutte le caratteristiche di un grande nebbiolo.
  • Barbera d’Alba 2017 Vigna Carzello: rosso impenetrabile, sensazioni di mora, frutti piccoli neri, molto morbido in bocca e un tannino percettibile.
  • Barbera 2015 Vigna Nirane: una grande barbera.
  • Barolo Monvigliero 2016: ancora molto acerbo ma dal grande carattere
  • Barolo Pisapola 2016: al naso mora e mirtilli, tanta frutta matura e un tannino che sicuramente col tempo si risolverà. Un barolo che tra qualche anno sarà un Grande Barolo.
Enotour #003 - Langhe: la prima volta non si scorda mai | Sobrino, Morra, Prandi, Giacomo Fenoccho, Guido Porro.

Con Edoardo, simpaticissimo e alla mano, parliamo di vini, di territori, di musica, del cantante dei Tool innamorato dei suoi vini, dell’amicizia con Voerzio e con altri produttori. Forse preso dalla simpatia reciproca del momento, si allontana dalla tavola e torna con una bottiglia unicorno, il celeberrimo Dolcetto d’Alba 2017: al naso fragolina di bosco, piccoli frutti rossi maturi, in bocca è persistente, fresco, un vino che sicuramente potrà dare grandi soddisfazioni anche se stappato in futuro.

Dulcis in fundo, Edoardo ci fa assaggiare anche la Barbera appassita che non è commercializzata, ideale per accompagnare cioccolato e dolci.

Enotour #003 - Langhe: la prima volta non si scorda mai | Sobrino, Morra, Prandi, Giacomo Fenoccho, Guido Porro.

Diego Morra

Enotour #003 - Langhe: la prima volta non si scorda mai | Sobrino, Morra, Prandi, Giacomo Fenoccho, Guido Porro.

Ci spostiamo a Verduno per visitare la cantina Diego Morra. Una visita abbastanza didascalica e turistica, che non ci ha lasciato nessun ricordo positivo né per l’accoglienza né per i vini degustati.

In breve:

  • Dolcetto d’Alba 2020: molto “grasso”, con una nota alcolica elevata e un tannino quasi allappante.
  • Barbera d’Alba 2020: affinamento solo in acciaio, al naso molto floreale con note di violetta e in bocca frutta rossa matura e sotto spirito.
  • Nebbiolo d’Alba 2020: lungo nel finale, ma davvero allappante.
  • Barolo Zinzasco 2018: un buon barolo, molto persistente.

Giovanni Prandi – Enotour Langhe

Enotour #003 - Langhe: la prima volta non si scorda mai | Sobrino, Morra, Prandi, Giacomo Fenoccho, Guido Porro.

Tappa obbligatoria per chi è amante del Dolcetto. Prandi è ancora un dolcettista che riserva a questo vitigno la giusta attenzione.

I prezzi dei suo prodotti sono assolutamente fuori dal tempo (Dolcetto a € 6,00 a bottiglia, Nebbiolo a € 8,00 la bottiglia 0,75 lt e € 18,00 la bottiglia da 1,5 lt).

Se siete in zona passate a prendere almeno 2 casse a testa per questi vini di territorio e di qualità.

Giacomo Fenocchio – Enotour Langhe

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A Monforte d’Alba l’azienda di Giacomo Fenocchio è un’istituzione. I suoi cru di Barolo sono tra le espressioni più veritiere di questo territorio e non a caso tra i più buoni, almeno per chi sta raccontando.

La cantina di Fenocchio è iconica, tradizionale, con le grandi botti da decine e decine di ettolitri che riempiono gli ambienti. La visita è molto curata e il cantiniere è attento e preparato alle domande dei visitatori.

Enotour #003 - Langhe: la prima volta non si scorda mai | Sobrino, Morra, Prandi, Giacomo Fenoccho, Guido Porro.

Questi sono i vini degustati con alcune note di rilievo:

  • Roero Arneis 2021: macera 24/48h sulle bucce e non viene chiarificato. Al naso tanti fiori bianchi e note di pesca gialla, melone, note agrumate ed esotiche, in bocca una bella sapidità.
  • Anima Arancio 2019: arneis macerato 30 giorni sulle bucce, note agrumate più decise di clementina e arancia, una lieve nota tannica. Dal 2022 viene macerato in anfora.
  • Barbera Superiore 2020: macerazione che avviene in acciaio per 10-15 giorni, viene travasato varie volte per renderlo limpido. In bocca è morbido e con una buona acidità, tannini fini.
  • Nebbiolo 2020: molto tannico come il corrispettivo di La Morra.
  • Barolo Castellero 2018: cru del comune di Barolo, macerazione per 40 giorni sulle bucce, frutta rossa matura e speziature di pepe nero.
  • Barolo Cannubi 2018: una forte nota balsamica in più rispetto al precedente.
  • Barolo Villero 2018: molto più verde, più vegetale rispetto ai fratelli, ha sicuramente bisogno di più tempo per ammorbidirsi.
  • Barolo Bussia 2018: naso fortemente espressivo, sembra quasi più vicino alla via della maturazione, tannini già più smussati rispetto agli altri e una nota balsamica percettibile.

Guido Porro – Enotour Langhe

Enotour #003 - Langhe: la prima volta non si scorda mai | Sobrino, Morra, Prandi, Giacomo Fenoccho, Guido Porro.

Guido Porro si trova a Serralunga d’Alba, il comune più ad est delle Langhe, e coltiva i vigneti di Lazzarito e Vigna Rionda. I Barolo di Porro si riconoscono per caratteristiche comuni, come la persistenza aromatica, i tannini fini e le note balsamiche.

In particolare:

  • Barolo Gianetto 2018: nota mentolata e di frutta rossa surmatura, viti di oltre 20 anni.
  • Barolo Vigna S. Caterina 2018: da vigneti Lazzarito, meno tannico del precedente, ma anche in questo caso una bella nota balsamica, che si trasforma quasi in un sentore di vermouth nel retrolfattto.
  • Barolo Lazzairasco 2018: caratteristiche simili ai precedenti con note di spezie, pepe e cannella su tutte.
  • Barolo Vigna Rionda 2018: al naso una nota agrumata più marcata, con un finale lunghissimo e mentolato nel retrogusto.

Da Porro abbiamo degustato anche il Dolcetto 2021, la Barbera Vigna S. Caterina 2021 e il Nebbiolo 2021, tutti vini caratterizzati da una forte nota alcolica e un tannino forte e deciso.

Credits

Tutte le foto sono state scattate da Dario Agostini (https://www.flickr.com/photos/133362519@N02https://www.instagram.com/darioago84/)

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