Sine Felle Ambrato 2019 – Moretti Podere Casaccia
Ultimo della trilogia Orange di metà agosto anche se temporalmente il primo stappato e probabilmente il più Orange di tutti.
Un maceratissimo, un supermacerato. Qui si parla di nove mesi a contatto con le bucce, nessuna aggiunta, nessuna pratica, più un anno in barrique per questo assemblaggio di uve tradizionali toscane. Vermentino, trebbiano e Malvasia. Dalle colline sopra Scandicci (FI).
Non è un vino per tutti. Perché è un vino d’impatto, dalla personalità particolare e che per certi versi travalica l’orizzonte espressivo degli Orange Wine.
Il colore è effettivamente ambrato. Senza residui/opalescenza.
Mette insieme reminiscenze tipiche della categoria come il miele aromatico, la frutta disidratata, note di smalto/resine, con altre come la passiflora, lo sfalcio di erba medica, la scorza di agrume che non è così comune incontrare.
Palato pieno, di struttura, sorso giocato in buona parte su una paradossale contrapposizione tra le evidenti asperità che porta in dote, trama tannica netta, rugosità, una certa pungenza, e una amichevole morbida dolcezza di fondo. Ha lunga coda sapida dove si rievocano spezie e frutto
21 euro in enoteca che rispenderei volentieri.



L’Enonauta è un navigatore.
A spingere il suo natante di tappi di sughero, nel grande mare delle cose del vino, sono il vento della curiosità, la “sete di conoscenza” e il piacere di condividere la mensa e la bottiglia. Non ha pregiudizi, non teme gli imprevisti, cambia volentieri idea, beve tutto con spirito equanime pur conservando le sue preferenze.
E questo blog è un diario di bordo a più voci, fatto di sensazioni e mai di giudizi. Sensazioni irripetibili, racconti di cantina, note di degustazione, percezioni talvolta chiare e talvolta oscure, non discorso sul vino, ma discorso dal vino e nel vino. Con l’umiltà di chi sa bene che il dominio dell’ancora da scoprire è vasto, che le bottiglie di vino sono tante e ci vuole molto impegno per berle tutte.