Soave Classico Calvarino 2023 – Pieropan
Dall’omonimo vigneto. 70% Garganega e 30% Trebbiano, raccolta selezionata in base alla maturazione, vinificazione sosta sulle fecce in cemento Tulip e affinamento in bottiglia. Vino simbolo dell’azienda Pieropan, a ragione aggiungerei, e quel poco di prezzo in più rispetto a una media ipotetica per la tipologia e la zona è ampiamente legittimato dalla qualità espressa e dalla soddisfazione.
Bevuto con grande piacere per accompagnare una cena all’Osteria1935 di Giuncarico (GR) che meriterebbe un paio di considerazioni anch’essa.
Il Colore è brillantissimo, non esplosivo al naso (forse la temperatura), ma continuo, finissimo e netto. Ricordi di cedro e pesca in primo piano, poi il quadro si allarga con altri sentori di Enotera, note gessose e d’erbe aromatiche tritate.
Acidità e sapidità sono il traino di questo Calvarino. Intensità di gusto e acidità diffusa, una piacevole sensazione di avvolgenza e di tenuta in un contesto di bevibilità radicale visto il tenore alcolico contenuto. Ottimo il finale che rievoca le drupe mature e di nuovo il cedro.
Un Grande Bianco Italiano in tutti i sensi.
Tecnico ed espressivo.

Soave Classico Calvarino 2023 – Pieropan | wine review
From the vineyard of the same name. 70% Garganega and 30% Trebbiano, selected based on ripeness, vinified on the lees in Tulip cement tanks, and aged in bottle.
This is the flagship wine of the Pieropan winery, rightly so, and the slightly higher price than a hypothetical average for the type and area is fully justified by the quality and satisfaction it generates.
I enjoyed it with great pleasure to accompany a dinner at Osteria 1935 in Giuncarico (GR), which also deserves a couple of comments.
The color is brilliant, not explosive on the nose (perhaps the temperature), but continuous, very fine, and clean. Hints of cedar and peach come first, then the picture broadens with other hints of evening primrose, chalky notes, and crushed aromatic herbs.
Acidicity and savory characterize this Calvarino. Intense flavor and pervasive acidity, a pleasant sensation of enveloping and lasting power, yet with a radically drinkable character given the low alcohol content. The finish is excellent, evoking ripe drupes and, once again, cedar.
A great Italian white wine in every sense of the word.
Technical and expressive.

L’Enonauta è un navigatore.
A spingere il suo natante di tappi di sughero, nel grande mare delle cose del vino, sono il vento della curiosità, la “sete di conoscenza” e il piacere di condividere la mensa e la bottiglia. Non ha pregiudizi, non teme gli imprevisti, cambia volentieri idea, beve tutto con spirito equanime pur conservando le sue preferenze.
E questo blog è un diario di bordo a più voci, fatto di sensazioni e mai di giudizi. Sensazioni irripetibili, racconti di cantina, note di degustazione, percezioni talvolta chiare e talvolta oscure, non discorso sul vino, ma discorso dal vino e nel vino. Con l’umiltà di chi sa bene che il dominio dell’ancora da scoprire è vasto, che le bottiglie di vino sono tante e ci vuole molto impegno per berle tutte.