Bottiglie, Degustazioni

Cavaliere 2011 – Michele Satta

Fine settimana al mare con la famiglia e stappo non proprio a km 0, bensì a km 25 circa. Cavaliere 2011, Sangiovese in purezza di Castagneto Carducci opera di uno dei pionieri della moderna viticoltura bolgherese: Michele Satta.

Sangiovese in purezza, diraspato al 70 percento, fermentato in tino aperto con lieviti indigeni e affinato in barrique usate.

Colore granato luminoso, grande finezza espressiva al naso accompagnata da vigoria gustativa al palato. Sentori di prugna, agrumati, di timo e mirto, un lieve accenno di amarena sotto spirito e reminiscenze ematico/ferrose. Al palato è avvolgente, dotato di una freschezza inarginabile, di integrità e coerenza e di una trama tannica manifesta e nobile. La bevibilità di questo Sangiovese è ad alto rischio.

Ottimo il finale centrato sulla scorza d’arancio, il frutto fresco, le piante aromatiche.

Credo di poter prevedere per questo vino, ormai bevuto, una lunga vita potenziale che potremo semmai verificare stappando un’altra bottiglia.

Sinesteticamente riconduce a un pomeriggio di giugno in un paesaggio investito dalla luce, dalle forme dolci e nitide e dai colori accesi.

Tra le migliori bottiglie di Michele Satta, ottimo interprete del territorio Bolgherese che si conferma negli anni, che io abbia bevuto. Che non sono tutte, ma non sono nemmeno poche.

Enonauta/Degustazione di Vino #091 - review - Cavaliere 2011 - Michele Satta | Sangiovese di un pioniere della viticoltura bolgherese Satta.
Enonauta/Degustazione di Vino #091 - review - Cavaliere 2011 - Michele Satta | Sangiovese di un pioniere della viticoltura bolgherese Satta.
Enonauta/Degustazione di Vino #091 - review - Cavaliere 2011 - Michele Satta | Sangiovese di un pioniere della viticoltura bolgherese Satta.

Cavaliere 2011 – Michele Satta

Weekend at the seaside with the family and I’m not exactly at km 0, but at around km 25. Cavaliere 2011, pure Sangiovese from Castagneto Carducci, the work of one of the pioneers of modern Bolgheri viticulture: Michele Satta.

Pure Sangiovese, 70 percent destemmed, fermented in open vats with indigenous yeasts and aged in used barriques.

Bright garnet color, great expressive finesse on the nose accompanied by gustatory vigor on the palate. Scents of plum, citrus, thyme and myrtle, a slight hint of black cherry in alcohol and haematic/ferrous reminiscences. On the palate it is enveloping, with an unstoppable freshness, integrity and coherence and a clear and noble tannic texture. The drinkability of this Sangiovese is at high risk.

Excellent finish centered on orange peel, fresh fruit, aromatic plants.

I think I can foresee a long potential life for this wine, now drunk, which we can, if anything, verify by uncorking another bottle.

Synaesthetically it leads back to a June afternoon in a landscape bathed in light, with sweet and clear shapes and bright colours.

Among the best bottles of Michele Satta that I have drunk. Which are not all, but they are not few either.

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Vorberg 2015 – Cantina Terlano

Vorberg 2015 – Cantina Terlano
Cantina Terlano
AA Terlano Doc

Pinot Bianco (qui un altro Pinot Bianco Altoatesino) da vigneti d’altura con passaggio in legno e sui lieviti.

Ci sono vini la cui fama, nel bene e nel male, precede l’ingresso nella cantina di casa e con la quale il bevitore deve per forza fare i conti al momento di esprimere un giudizio personale.

Talvolta il conflitto si manifesta evidente e talvolta, come in questo caso, l’esperienza supera in positivo il racconto.

Un vino di colore paglierino brillante e luminoso, con profumi vividi di fiori gialli, di pesca matura, ricordi speziati e suggestioni surmature e resinose appena accennate che compongono un quadro olfattivo intenso e piacevole.

Materico e strutturato senza risultare opulento grazie alla sua vena sapida e alla sua freschezza avvolgente. Restano impressi il bilanciamento del sorso, la sua espressività, la persistenza nel finale in cui si rievocano l’agrume candito e lo zenzero.

Ottimamente con il baccalà mantecato in vasocottura, ma anche con i sofficini (vedi foto) e la pastina al burro, particolare che apprezzeranno solo gli enoappassionati che hanno una “intensa” vita familiare.

Enonauta/Degustazione di Vino #090 - review - Vorberg 2015 - Cantina Terlano | Materico e strutturato senza risultare opulento
Enonauta/Degustazione di Vino #090 - review - Vorberg 2015 - Cantina Terlano | Materico e strutturato senza risultare opulento
Enonauta/Degustazione di Vino #090 - review - Vorberg 2015 - Cantina Terlano | Materico e strutturato senza risultare opulento
Enonauta/Degustazione di Vino #090 - review - Vorberg 2015 - Cantina Terlano | Materico e strutturato senza risultare opulento

Vorberg 2015 – Cantina Terlano
Terlano
AA Terlano Doc

Pinot Blanc from high altitude vineyards with passage in wood and on the yeasts.

There are wines whose fame, for better or for worse, precedes their entry into the home cellar and which the drinker must necessarily deal with when expressing a personal opinion.

Sometimes the conflict is evident and sometimes, as in this case, the experience positively surpasses the story.

A brilliant and luminous straw-coloured wine, with vivid aromas of yellow flowers, ripe peach, spicy memories and barely hinted overripe and resinous suggestions that make up an intense and pleasant olfactory picture.

Material and structured without being opulent thanks to its savory vein and its enveloping freshness.

The balance of the sip, its expressiveness, the persistence in the finish which recalls the candied citrus and ginger remain imprinted.

Excellent with creamed cod in jar cooking, but also with sofficini (see photo) and butter pasta, a detail that only wine enthusiasts who have an “intense” family life will appreciate.

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Le Baròncole 2009 Chianti Classico Riserva – Fattoria San Giusto a Rentennano

Le Baròncole 2009 Chianti Classico Riserva – Fattoria San Giusto a Rentennano

Il Chianti Classico Riserva Le Baròncole 2009 della Fattoria San Giusto a Rentennano da Gaiole in Chianti.
Sangiovese 97% e Canaiolo 3%. La scheda tecnica disponibile sul sito aziendale parla di “maturazione per 18 mesi in botti da 10-7-5-3 hl più fusti di rovere francese da 2,25 hl”.

Caldo, solido, espressivo e invernale.

Color granato intenso vivissimo (come in foto). Al naso risulta espressivo con sentori di prugna, scorza di arancia, terriccio bagnato, tabacco e un piacevole ricordo di foglia di the. Lo si direbbe entrato in una prima fase di evoluzione terziaria.

Come premesso è caldo e strutturato in ingresso, con acidità dinamica ed avvolgente e una struttura tannica ben presente e in via di smussamento. Vino pieno di gusto, coerente e integro nel finale che allunga il dato empirico per cui posso affermare di non aver mai bevuto una bottiglia della Fattoria San Giusto a Rentennano che fosse meno che entusiasmante.

Invernale perché adatto ad accompagnarsi con piatti tradizionali della cucina toscana, ma non solo, che trovano collocazione sulla tavola preferibilmente nei mesi invernali.

Cacciagione, umidi, carne stagionata.

Enonauta/Degustazione di Vino #089 - review - Chianti Classico Riserva Le Baròncole 2009 - San Giusto a Rentennano | Grande vino di Gaiole
Enonauta/Degustazione di Vino #089 - review - Chianti Classico Riserva Le Baròncole 2009 - San Giusto a Rentennano | Grande vino di Gaiole

Le Baròncole 2009 Chianti Classico Riserva – Fattoria San Giusto a Rentennano

The Chianti Classico Riserva Le Baròncole 2009 from Fattoria San Giusto in Rentennano from Gaiole in Chianti.
Sangiovese 97% and Canaiolo 3%. The technical data sheet available on the company website speaks of “maturation for 18 months in 10-7-5-3 hl barrels plus 2.25 hl French oak barrels”.

Warm, solid, expressive and wintry.

Very vivid intense garnet color (as in the photo). On the nose it is expressive with hints of plum, orange peel, wet soil, tobacco and a pleasant hint of tea leaf. It appears that it has entered a first phase of tertiary evolution.

As mentioned, it is warm and structured on entry, with dynamic and enveloping acidity and a tannic structure that is well present and in the process of being smoothed out. A wine full of flavour, coherent and integral in the finish which extends the empirical data so I can say that I have never drunk a bottle from Fattoria San Giusto in Rentennano that was less than exciting.

Wintery because it is suitable to accompany traditional dishes of Tuscan cuisine, but not only, which are placed on the table preferably in the winter months.

Game, stews, cured meat.

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