Bottiglie, Degustazioni

Soave Castelcerino 2019 – Filippi

Soave Castelcerino 2019 – Filippi

Soave Colli Scaligeri Doc

Pasqua avara di soddisfazioni enoiche e allora recupero questa bevuta consumata appena prima della festa e che mi ha lasciato un bel ricordo.

Soave Tripla A che muove opinioni anche molto diverse e che da un po’ volevo provare. Trovo un 2019 online e non me lo lascio scappare.

Garganega da vigne su suoli vulcanici. Fermentazione spontanea e sosta sulle fecce in acciaio.

Colore bello, giallo intenso, brillante, ha un bel corredo aromatico che spazia dal narciso alla noce di macadamia, dalla drupa matura al miele millefiori, fino a ricordi vegetali aromatici e speziati.
Al palato dà il meglio. Sorso gustoso (si potrà dire?) dinamico, sapido, strutturato con acidità appena pungente e una trama spessa. Il ritorno del frutto è ingente, così come di suggestioni legate al miele, alla scorza di cedro.
Bottiglia dalla piacevolezza di beva impressionante che si svuota a velocità record.

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Soave Classico 2021 Roccolo Del Durlo – Le Battistelle

Soave Classico 2021 Roccolo Del Durlo – Le Battistelle

Bella scoperta il Roccolo del Durlo de Le Battistelle. Molti l’avevano forse già scoperto e probabilmente anche premiato, ma è senza dubbio meglio arrivare tardi che non arrivare.

Brillante conferma della incidenza positiva di “ben fatto” che ho potuto riscontrare in una mia ricognizione tra i produttori di Soave. Ben fatto senza spesso difettare in personalità e perciò maggiormente apprezzabile.

Da uve garganega da vigneti coltivati su pendii ripidi, quindi eroicamente, in una delle zone più vocate dell’intero territorio del Soave.

Breve criomacerazione, fermentazione e sosta sulle fecce fini di 8 mesi in acciaio.

Vino molto buono, dal colore intenso, con riflessi dorati, floreale, direi l’osmanto odoroso, profumo di cedro candito, una bella pesca percoca, note agrumate e anche vagamente speziate. Risulta dunque piuttosto ricco.

Il sorso avvolge e punge, ha stoffa morbida senza mai indulgere in stucchevolezza, che l’acidità e la salinità rendono leggera per cui risulta godibile, bevibile e altamente piacevole. La dualità di questo vino è la sua primaria forza, la complementarità di queste due anime, la materia che è spessa, a tratti oleosa, e la forza tattile che in sinergia piena portano il sorso lontano, che in un finale importante che rievoca la frutta a nocciolo, gli agrumi, un quid di miele millefiori.

In conclusione, la vocazione del territorio non è un’opinione.

Enonauta/Degustazione di Vino #265 - review - Soave Classico 2021 Roccolo Del Durlo - Le Battistelle | Il sorso avvolge e punge
Enonauta/Degustazione di Vino #265 - review - Soave Classico 2021 Roccolo Del Durlo - Le Battistelle | Il sorso avvolge e punge
Enonauta/Degustazione di Vino #265 - review - Soave Classico 2021 Roccolo Del Durlo - Le Battistelle | Il sorso avvolge e punge

Soave Classico 2021 Roccolo Del Durlo – Le Battistelle

Roccolo del Durlo of Le Battistelle is a beautiful discovery. Many had perhaps already discovered it and probably even rewarded it, but it is better to arrive late than not arrive.

Brilliant confirmation of the positive impact of “well done” that I was able to find in my survey of Soave producers. Well done without often lacking in personality.

From Garganega grapes grown heroically in one of the most suitable areas of the entire Soave area.

Brief cryomaceration, fermentation and rest on the fine lees for 8 months in steel.

Very good wine, with an intense color, with golden reflections, floral, I would say the fragrant osmanthus, scent of candied cedar, a nice percoca peach, citrus and even vaguely spicy notes. It is therefore quite rich.

The sip envelops and stings, it has a soft texture without ever indulging in cloying, which the acidity and salinity make light so it is enjoyable, drinkable and highly pleasant. The duality of this wine is its primary strength, the complementarity of these two souls, the material which is thick, at times oily, and the tactile strength which in full synergy take the sip far away, in an important finish which recalls the fruit hazelnut, citrus fruits, a hint of wildflower honey.

In conclusion, The vocation of the territory is not an opinion.

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Soave Classico “Foscarino” 2020 – Inama

Soave Classico “Foscarino” 2020 di INAMA

Conservavo un bel ricordo del Soave Classico “Foscarino” 2020 di Inama dalla sera in cui lo scorso anno lo incontrai durante una degustazione alla cieca in cui, sinceramente, non lo seppi individuare e non ricordo per quale altro vino lo scambiai. Però risultò apprezzato e allora eccoci qui a carte scoperte a riprovare.

Garganega che fermenta per il 30 percento in acciaio e per il restante 70 percento in barrique usate. Dopo sei mesi di sosta sulle fecce viene trasferito in acciaio.

Colore giallo vivido, intenso, un naso variegato che propone il fiore della ginestra, il lime, foglia di basilico, pesca gialla, suggestioni fumé, profumi comunque netti e incisivi, prolungati.
Il sorso è preciso, presente, con forza espressiva e di gusto, freschissimo e salino/minerale con un tratto di opulenza che è più un suggerimento, una epifania che una sensazione tattile. Finale coerente con reminiscenza di nespola o altro frutto giallo con nocciolo, ancora le erbe aromatiche.
Una bella conferma.

Enonauta/Degustazione di Vino #262 - review - Soave Classico "Foscarino" 2020 - Inama | Profumato con un tratto di opulenza
Enonauta/Degustazione di Vino #262 - review - Soave Classico "Foscarino" 2020 - Inama | Profumato con un tratto di opulenza
Enonauta/Degustazione di Vino #262 - review - Soave Classico "Foscarino" 2020 - Inama | Profumato con un tratto di opulenza

Soave Classico “Foscarino” 2020 by INAMA

I had fond memories of Inama’s Soave Classico “Foscarino” 2020 from the evening when last year I met it during a blind tasting in which, honestly, I couldn’t identify it and I don’t remember what other wine I mistook it for. But it was appreciated and so here we are with our cards open and trying again.

Garganega which ferments 30 percent in steel and the remaining 70 percent in used barriques. After six months of rest on the lees it is transferred to steel.

Vivid, intense yellow color, a variegated nose that offers broom flowers, lime, basil leaves, yellow peach, smoky suggestions, however clear and incisive, prolonged aromas.
The sip is precise, present, with expressive strength and flavour, very fresh and saline/mineral with a touch of opulence which is more a suggestion, an epiphany than a tactile sensation. Consistent finish with reminiscences of medlar or other yellow fruit with stone, again aromatic herbs.
A nice confirmation.

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Soave Superiore 2018 Il Casale – Agostino Vicentini1

Soave Superiore “Il Casale” 2018 – Agostino Vicentini

Uno stappo sorprendente è spesso uno stappo che comincia senza aspettative. Non certo per la qualità presunta, ma per l’ignoranza in merito a ciò che si va a stappare. Colmare una lacuna e bere un buon vino insieme è un piacere doppio. È il caso di questo Soave Superiore di una cantina a me sconosciuta fino all’altra sera. Azienda Agostino Vicentini da Colognola ai Colli (VR).

Da uva Garganega ben matura e solo acciaio.

Vino luminoso, espressivo, profumato e di grande presenza gustativa.
Colore concentrato, sa di crema di limone, fiori di acacia, pesca bianca, ricordi iodati, appena speziato ed erbaceo.
Al palato risulta caldo e di spessore, a tratti opulento, ma dall’incedere elegante grazie all’acidità diffusa, alla sapida verve, alla lunga coda che rievoca l’agrume e il frutto ben maturo.
È uno di quei vini che risultano piacevoli all’istante e che si confermano anche a un paio di giorni dall’apertura. A tratti emozionante, trascinante. Persuasivo.
Nel caso specifico anche dopo l’acquisto e l’apertura di una seconda bottiglia a distanza di una settimana.

Enonauta/Degustazione di Vino #201 - Soave Superiore "Il Casale" 2018 - Agostino Vicentini | Vino luminoso, espressivo, profumato e di grande presenza gustativa.
Enonauta/Degustazione di Vino #201 - Soave Superiore "Il Casale" 2018 - Agostino Vicentini | Vino luminoso, espressivo, profumato e di grande presenza gustativa.

Soave Superiore “Il Casale” 2018 – Agostino Vicentini

A surprising break is often one that begins without expectations. Certainly not for the presumed quality, but for the ignorance regarding what is being uncorked. Filling a gap and drinking a good wine together is a double pleasure. This is the case of this Soave Superiore from a winery unknown to me until the other evening. Agostino Vicentini company from Colognola ai Colli (VR).

From well-ripe Garganega grapes and only steel.

Bright, expressive, fragrant wine with great tasting presence.
Concentrated color, it tastes of lemon cream, acacia flowers, white peach, iodized memories, slightly spicy and herbaceous.
On the palate it is warm and thick, at times opulent, but with an elegant pace thanks to the widespread acidity, the savory verve, the long tail that recalls citrus and well-ripe fruit.
It is one of those wines that are instantly pleasant and are confirmed even a couple of days after opening. At times exciting, enthralling. Persuasive.
In this specific case even after the purchase and opening of a second bottle a week later.

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