Bottiglie, Degustazioni

Pinot Grigio 2015 – Slavcek

Sivi Pinot 2015

Vipavska Dolina – Slovenia

Slavcek

Ogni volta che stappo una bottiglia di Slavcek ritorno col pensiero a quella volta a Viniveri che conobbi i suoi vini direttamente al banco d’assaggio rimanendo folgorato. A quella manifestazione non mancavano nomi eccellenti eppure i vini di Slavcek risaltavano per carattere e definizione.

In questo caso sono state due bottiglie a distanza di una settimana. Una a casa e una in notturna dagli amici dell’enoteca Nati Stanchi di Pistoia.

Si tratta di un Pinot Grigio Ramato, macerato, orange che dir si voglia. Macerazione a contatto con le bucce per 6 giorni e poi 2 anni in barrique di rovere usate sulle fecce fini.

Colore veramente ramato tanto da ricordare il colore della cipolla di Roscoff o di quella di Montoro.

Al naso si presenta con discreta forza con sentori di albicocca disidratata, mela matura, narciso, miele di cardo e suggestioni speziate e vagamente ossidative.

Resta impresso per la sua “presenza” in bocca, per la capacità di strutturare il sapore su più livelli, per la ricchezza, la forza e la persistenza dell’aroma di bocca, l’equilibrio ad alta intensità.

Bevuto in due diverse occasioni partendo da un temperatura bassa, dà il meglio, per mia opinione, a una temperatura leggermente più alta di quella solitamente indicata per i vini bianchi.

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Lugana Riserva 2016 Riserva del Lupo – Ca Lojera

Lugana Riserva 2016

Riserva del Lupo

Ca Lojera

Un Lugana Riserva fatto con uve da raccolta tardiva, botritizzazione e lungo affinamento in vasca e bottiglia.

Il fortunato che lo stappa trova un vino di colore tendente al dorato, brillante, vivace ed estroverso al naso con sentori di chinotto, cedro, gelsomino, pesca tabacchiera in primo piano mentre le note petroso/gessose che caratterizzano la versione base restano nitide nel loro stare però più defilate. Un quadro olfattivo certamente complesso, piacevole e originale.

Al palato se ne apprezzano la suadente freschezza, l’intensità dell’aroma di bocca, la capacità dinamica di un vino di grande struttura.

L’unico rammarico è non avere bottiglie con qualche anno sulle spalle per trovare una conferma empirica ad alcune intuizioni.

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Malvasia 2018 – Muzic

Malvasia 2018

Collio Doc

Muzic

Nasce a San Floriano del Collio che è uno dei luoghi simbolo della viticoltura Friulana. Dove percorrendo la strada che da San Floriano per l’appunto porta a Cividale, non la principale bensì quella che corre proprio ai piedi delle colline su cui è tracciato il confine italo-sloveno, c’è una concentrazione parossistica di cantine che l’Enonauta vorrebbe visitare e di ricordi di grandi vini bevuti.

Bottiglia acquistata in cantina durante l’ultima spedizione pre-covid nel novembre 2019 che mi fa ripensare con nostalgia alla compagnia, al buon vino, al clima mite di quei giorni, alla competenza e alla gentilezza incontrate nel nostro peregrinare e in cui Fabian Muzic dell’omonima cantina non lesinò affatto.

Malvasia Istriana da piante di 50 anni, breve macerazione pellicolare e sosta sulle fecce nobili in acciaio.

Giallo paglierino brillante e ottima intensità e pulizia olfattiva con profumi di tiglio, susina goccia d’oro, lemongrass e qualche ricordo speziato.

Sorso che si contraddistingue per solidità, concretezza, equilibrio gustativo, buona persistenza.

Da non sottovalutare il rapporto qualità prezzo e la disponibilità della famiglia Muzic nei confronti dei visitatori.

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