Mason 2015 – Manincor
Pinot Nero/Caldaro/Alto Adige Doc
Una bottiglia che mi riconcilia col Pinot Nero, italiano o transalpino che sia, da cui finisco spesso deluso. Per l’essere costantemente in bilico tra un’apparente scarnezza e una forza espressiva inarginabile. La precisione, la pulizia unite a una complessità non trascurabile di un vino che non appare mai sovracostruito.
Pinot nero, fermentazione con lieviti indigeni, due settimana di macerazione, 16 mesi di barrique (20 percento nuove), sempre a contatto con le fecce.
Vino dalla luminosità rara, aperto, lindo e diretto nel bouquet dove troviamo i frutti rossi come la fragolina di bosco e il lampone, il mazzetto aromatico, la china, lievi sentori di spezie e di affumicato.
Al palato brilla per la lineare e lunga progressione, la freschezza diffusa e l’intensa espressione di gusto, il tannino setoso, un equilibrio e una piacevolezza generale da ricordare. Finisce con un bel ricordo di frutto “vero” e spezie dolci.
Un bel riconciliarsi col Pinot Nero con questo Mason che ricordavo buono e che ritrovo buono.

Scrittore/poeta disorganico, coltivatore principiante, cuoco discontinuo, sommelier agli inizi, movimentatore di poponi, giovane padre.