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Anteprime Toscane 2023 – qualche impressione

Anteprime Toscane 2023 – (qualche impressione)

Report parziale di quanto assaggiato e visto durante le Anteprime Toscane perché per L’Enonauta fu possibile presenziare solo alla Chianti Classico Collection, all’Anteprima del Nobile di Montepulciano e all’Anteprima dei Vini della Costa.

CHIANTI CLASSICO COLLECTION

La Chianti Classico Collection 2023 è la solita Chianti Classico Collection degli altri anni. Alla stazione Leopolda tutti i banchi d’assaggio divisi per area di provenienza, grande folla, si ottiene quel che si aspetta. Ogni anno la permanenza scema di qualche minuto.

Cosa mi è rimasto impresso nella mente e sul taccuino?

Tenuta Carleone

Porta tre vini in assaggio che sono un campione di radicale finezza e che per fragranza potrebbero essere apparentati a invenzioni di profumeria. Chianti Classico 2020, Uno 2020 con 20 scritto a mano, Il Guercio 2020. Tre esecuzioni magistrali.

Podere Pruneto

Pruneto porta un Chianti Classico che si distingue tra gli omologhi raddesi per una più spiccata florealità, un’anima agrumata vitale e un tannino che mi azzardo a definire sfrontato.

Montesecondo

Il Chianti Classico 2021 di Montesecondo è tra i più emozionanti pur nella sua estrema precisione.
Sul Sangiovese in anfora sospendo il giudizio.

Monte Bernardi

Per la scintillante florealità, la leggiadria del sorso, la dichiarata fedeltà al vitigno.
Chanti Classico Retromarcia 2021 e Riserva 2020

San Giusto a Rentennano

Vini che sono, al solito, un punto d’incontro tra la potenza, lo spessore e l’espressività.
Chianti Classico Riserva Le Baròncole 2020 spicca.

ANTEPRIMA DEL VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO

La prima volta per chi scrive all’Anteprima del Nobile. Parcheggio casualmente molto lontano e per arrivare spendo non poche energie in un giorno di mezza primavera anticipata. Lo scenario offerto dalla Rocca di Montepulciano e il panorama mettono di buon umore e la qualità media dei vini presentati è alta e mi dolgo di non bere più spesso il Nobile di Montepulciano ripromettendomi di rimediare fin da subito.

I preferiti:

TIBERINI

Tiberini su tutti con largo vantaggio. Per la batteria tutta impeccabile di vini caratterizzati da grande solidità e identità, dal nobile 2020 in anteprima fino alla Riserva Fossatone 2015. Ottima freschezza, frutto in primo piano, finezza.

IL MOLINACCIO

Per l’assoluta rispondenza tra quanto dichiarato dal titolare al banco al momento di introdurre i propri vini e quanto riscontrato poi all’atto dell’assaggio.
Per cui i vini di Molinaccio risultano decisamente più leggiadri rispetto agli omologhi di zona. Più che la ricerca dell’impatto emerge la volontà di proporre vini varietali ed eleganti che conservino carattere.

GODIOLO

Buoni ricordi hanno lasciato i vini dell’Azienda Godiolo, Nobile 2019 e Riserva 2015 entrambi godibilissimi.

LE BERNE

Il Nobile 2019 de Le Berne per l’ottimo corredo aromatico e la bella dinamica di gusto.

GUIDOTTI

I due Nobile presentati dall’Azienda Guidotti, 2019 e 2020 che ci raccontano due anni e due raccolti diversi come sempre sarebbe auspicabile.
2019 più corposo e potente, 2020 più essenziale e fragrante.

TENUTA GRACCIANO DELLA SETA

porta in assaggio un Nobile di Montepulciano Riserva 2018 che fa grandissima figura, un campione di Sangiovesitudine purissima.

ANTEPRIMA DEI VINI DELLA COSTA

Un’edizione un po’ ridotta, almeno così mi è parso, con meno espositori, alcune zone veramente poco rappresentate. Alcune essenzialmente non pervenute. Highlights della giornata sono stati la scoperta di una azienda

POGGIO AL GELLO

di Civitella – Paganico, sulla via che da Grosseto porta a Montalcino, che propone degli ottimi Montecucco fatti con Sangiovese in purezza che consiglio vivamente, il Syrah di

Tenuta Lenzini

e un fantastico panino volante in un locale di piazza Santa Maria.

Proposito per il 2024: esserci a tutte le anteprime Toscane.

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