Chianti Classico Collection Firenze
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Chianti Classico Collection 2024 | Indicazioni ricevute, i migliori assaggi e altri riconoscimenti

Chianti Classico Collection 2024 | Indicazioni ricevute, i migliori assaggi e altri riconoscimenti

Chianti Classico Collection 2024 - Indicazioni ricevute, i migliori assaggi e altri riconoscimenti

La Chianti Classico Collection

La Chianti Classico Collection 2024. Raccontare ancora la Chianti Classico Collection come evento in sé non è utile così come dilungarsi in descrizioni del clima generale, della location è superfluo perché la Chianti Classico Collection è un evento importante, bello,  con una formula funzionante che si ripete negli anni e dentro la quale ognuno ha trovato il suo modo di muoversi. E soprattutto perché quel tipo di racconti abbondano. Anche qui se n’è parlato più volte.

Io (Simone Molinaroli) e Martino Baldi che abbiamo rappresentato L’Enonauta alla Chianti Classico Collection 2024 ci teniamo però a distribuire alcuni riconoscimenti in relazione a quanto assaggiato e a condividere alcune sensazioni e indicazioni ricevute in merito alle nuove annate in anteprima.

Annata 2022 – impressioni

Credo che sbilanciarsi in valutazioni molto critiche dopo un giro di assaggi frettolosi non sia proficuo. Ma quanto assaggiato non parla certo di un’annata facile e/o “evenemenziale”, come fu definita non ricordo da chi la 2019 (non lo ricordavo, ma tutto ormai si può recupare). Tra i vini presentati, campioni da botte e già imbottigliati, non mancavano eccessi alcolici, sorsi dal profilo sfocato, non definitissimi, tannini talvolta sgarbati e ruvidi. Viene da pensare a una futura probabile tendenza alla surmaturazione. Rimando un ulteriore giudizio a quando avrò occasione di riprovare le stesse bottiglie con qualche mese in più di bottiglia.

Chianti Classico Collection 2024 – Annata 2022 – i migliori assaggi

Tra gli assaggi hanno comunque fatto buona figura con il loro Chianti classico 2022

Chianti Classico Buondonno

Chianti Classico Monsanto

Chianti Classico San Giusto a Rentennano

Chianti Classico Istine

Chianti Classico Le Miccine, del quale non si potrà mai dimenticare il tannino spavaldo che non si sente tutti i giorni.

Vini in cui l’impatto dell’annata calda e siccitosa trova una più organica collocazione.

Annata 2021 – impressioni

Vini di grande finezza, espressività, vitali. 

Chianti Classico Collection 2024 – Annata 2021 – i migliori assaggi

Il Miglior Chianti Classico 2021 per L’Enonauta è quello di Querciabella. Per la sua ineguagliabile levità, la vastità del bouquet e l’espressività. 

Sulla scia e per gli stessi motivi, ma principalmente sempre per la fedeltà alla tipologia, la precisione e la forza espressiva segnaliamo:

Chianti Classico – Badia a Coltibuono

Chianti Classico – Isole e Olena

Chianti Classico “Due Lame” – Lamole di Lamole

Chianti Classico – I Sodi

Chianti Classico Collection 2024 – Riserva e Gran Selezione – i migliori assaggi

Chianti Classico Riserva Le Baroncole 2021 di San Giusto a Rentennano rulla tutta la concorrenza in virtù della sua energica complessità.

Appena sotto, ma sono dettagli legati probabilmente al momento:

Querciabella con Chianti Classico Riserva 2020 Chianti Classico Gran Selezione 2019

Lamole di Lamole con il Chianti Classico Riserva Lareale 2020 e lo splendido Chianti Classico Gran Selezione 2020 Vigna Grospoli

Istine con Chianti Classico Gran Selezione Vigna Istine 2019

Badia a Coltibuono con Chianti Classico Riserva 2019

Castello di Vicchiomaggio e il suo Chianti Classico Gran Selezione Le Bolle 2020

Chianti Classico Riserva 2021 di Buondonno

Monsanto che piazza una bella accoppiata con il Riserva 2020 e il Gran Selezione Il Poggio 2019.

Gli IGT

Cepparello 2020 di Isole e Olena una freccia che taglia in due di netto un’altra freccia come nel film animato di Robin Hood.

Chianti Classico Collection 2024 – RICONOSCIMENTI SPECIALI

Il VINCETUTTO  va a Paolo Socci della Fattoria di Lamole, non tanto in una comparazione impossibile con le altre aziende presenti, perché presentava il 2017 e la riserva e i grande selezione 2016, ma per la sua ricetta 2+2+2 (2 anni legno, 2 cemento, 2 vetro) così criticata dai suoi collaboratori, ipse dixit, ma molto amata dall’amante del Sangiovese che si trova davanti a piccoli gioielli di precisione e prontezza. Vigna Grospoli 2016 vino di commovente persuasività. 

Riconoscimento speciale per la SIMPATIA al banco va a Castello di Vicchiomaggio. Conversazione e assaggi ottimi. Non è cosa per tutti l’accoglienza e lo “stare al mondo”.

Speciale Riconoscimento per il CONTRARIO DELLA SIMPATIA per quel famoso produttore, autore di vini cari, puzzoni e sprecisi, che riuscì a mettere in bottiglia un 2022 senza eccessi alcolici e definibile “in sottrazione”, ma aspro e tannico come un Caco Acerbo e che alla domanda “quando avete vendemmiato?” (posta in modo garbatissimo e non provocatorio) cominciò una supercazzola felpata e boriosa. 

Risparmiamo volutamente le stringate note di degustazione che solitamente caratterizzano queste selezioni ché sembrano sempre compilate dal compilatore automatico di note di degustazione stringate e consegniamo queste indicazioni come suggestioni del momento, quello che in realtà esse erano. Specificando che pur con tutta la volontà non siamo riusciti a bere tutti i vini presenti in degustazione.

Chianti Classico Collection 2024 - Indicazioni ricevute, i migliori assaggi e altri riconoscimenti
Chianti Classico Collection 2024 - Indicazioni ricevute, i migliori assaggi e altri riconoscimenti
Chianti Classico Collection 2024 - Indicazioni ricevute, i migliori assaggi e altri riconoscimenti
Chianti Classico Collection 2024 - Indicazioni ricevute, i migliori assaggi e altri riconoscimenti
Chianti Classico Collection 2024 - Indicazioni ricevute, i migliori assaggi e altri riconoscimenti
Badia a Coltibuono
Le Miccine
Vigna Grospoli - Fattoria di Lamole
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Degustazioni, Eventi

Anteprime Toscane 2023 – qualche impressione

Anteprime Toscane 2023 – (qualche impressione)

Report parziale di quanto assaggiato e visto durante le Anteprime Toscane perché per L’Enonauta fu possibile presenziare solo alla Chianti Classico Collection, all’Anteprima del Nobile di Montepulciano e all’Anteprima dei Vini della Costa.

CHIANTI CLASSICO COLLECTION

La Chianti Classico Collection 2023 è la solita Chianti Classico Collection degli altri anni. Alla stazione Leopolda tutti i banchi d’assaggio divisi per area di provenienza, grande folla, si ottiene quel che si aspetta. Ogni anno la permanenza scema di qualche minuto.

Cosa mi è rimasto impresso nella mente e sul taccuino?

Tenuta Carleone

Porta tre vini in assaggio che sono un campione di radicale finezza e che per fragranza potrebbero essere apparentati a invenzioni di profumeria. Chianti Classico 2020, Uno 2020 con 20 scritto a mano, Il Guercio 2020. Tre esecuzioni magistrali.

Podere Pruneto

Pruneto porta un Chianti Classico che si distingue tra gli omologhi raddesi per una più spiccata florealità, un’anima agrumata vitale e un tannino che mi azzardo a definire sfrontato.

Montesecondo

Il Chianti Classico 2021 di Montesecondo è tra i più emozionanti pur nella sua estrema precisione.
Sul Sangiovese in anfora sospendo il giudizio.

Monte Bernardi

Per la scintillante florealità, la leggiadria del sorso, la dichiarata fedeltà al vitigno.
Chanti Classico Retromarcia 2021 e Riserva 2020

San Giusto a Rentennano

Vini che sono, al solito, un punto d’incontro tra la potenza, lo spessore e l’espressività.
Chianti Classico Riserva Le Baròncole 2020 spicca.

ANTEPRIMA DEL VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO

La prima volta per chi scrive all’Anteprima del Nobile. Parcheggio casualmente molto lontano e per arrivare spendo non poche energie in un giorno di mezza primavera anticipata. Lo scenario offerto dalla Rocca di Montepulciano e il panorama mettono di buon umore e la qualità media dei vini presentati è alta e mi dolgo di non bere più spesso il Nobile di Montepulciano ripromettendomi di rimediare fin da subito.

I preferiti:

TIBERINI

Tiberini su tutti con largo vantaggio. Per la batteria tutta impeccabile di vini caratterizzati da grande solidità e identità, dal nobile 2020 in anteprima fino alla Riserva Fossatone 2015. Ottima freschezza, frutto in primo piano, finezza.

IL MOLINACCIO

Per l’assoluta rispondenza tra quanto dichiarato dal titolare al banco al momento di introdurre i propri vini e quanto riscontrato poi all’atto dell’assaggio.
Per cui i vini di Molinaccio risultano decisamente più leggiadri rispetto agli omologhi di zona. Più che la ricerca dell’impatto emerge la volontà di proporre vini varietali ed eleganti che conservino carattere.

GODIOLO

Buoni ricordi hanno lasciato i vini dell’Azienda Godiolo, Nobile 2019 e Riserva 2015 entrambi godibilissimi.

LE BERNE

Il Nobile 2019 de Le Berne per l’ottimo corredo aromatico e la bella dinamica di gusto.

GUIDOTTI

I due Nobile presentati dall’Azienda Guidotti, 2019 e 2020 che ci raccontano due anni e due raccolti diversi come sempre sarebbe auspicabile.
2019 più corposo e potente, 2020 più essenziale e fragrante.

TENUTA GRACCIANO DELLA SETA

porta in assaggio un Nobile di Montepulciano Riserva 2018 che fa grandissima figura, un campione di Sangiovesitudine purissima.

ANTEPRIMA DEI VINI DELLA COSTA

Un’edizione un po’ ridotta, almeno così mi è parso, con meno espositori, alcune zone veramente poco rappresentate. Alcune essenzialmente non pervenute. Highlights della giornata sono stati la scoperta di una azienda

POGGIO AL GELLO

di Civitella – Paganico, sulla via che da Grosseto porta a Montalcino, che propone degli ottimi Montecucco fatti con Sangiovese in purezza che consiglio vivamente, il Syrah di

Tenuta Lenzini

e un fantastico panino volante in un locale di piazza Santa Maria.

Proposito per il 2024: esserci a tutte le anteprime Toscane.

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