Merlot 2003 – Bressan
Venezia Giulia IGT
Mi imbatto per caso di sabato pomeriggio in questa bottiglia, la porto a casa e subito la stappo di domenica in abbinamento al cervo in umido. Parto con la speranza che sia stata conservata al meglio.
Alla prova è risultato ottimo. Lo definirei un vino fondista. Mai chiuso. Rivela da subito la sua identità e la ribadisce con il tempo con reiterata insistenza.
Granato scuro impenetrabile.
Balsamico, prugna e mirtillo sotto spirito su un fondo di lavanda e spezie, un lieve sentore di tabacco.
Nel sorso convergono una serie di stimoli che trovano un equilibrio dove niente stona e tutto concorre alla profondità e alla stratificazione.
Una residua dolcezza nel frutto forse figlia dell’annata torrida, freschezza vitale e tannini levigatissimi, Lunga persistenza aromatica dove si rievocano la balsamicità e la lavanda.
Bevuta di piacevolezza complessiva importante a cui il racconto fatica a rendere giustizia.
Col cervo in umido fu un matrimonio pieno d’intesa.
L’Enonauta è un navigatore.
A spingere il suo natante di tappi di sughero, nel grande mare delle cose del vino, sono il vento della curiosità, la “sete di conoscenza” e il piacere di condividere la mensa e la bottiglia. Non ha pregiudizi, non teme gli imprevisti, cambia volentieri idea, beve tutto con spirito equanime pur conservando le sue preferenze.
E questo blog è un diario di bordo a più voci, fatto di sensazioni e mai di giudizi. Sensazioni irripetibili, racconti di cantina, note di degustazione, percezioni talvolta chiare e talvolta oscure, non discorso sul vino, ma discorso dal vino e nel vino. Con l’umiltà di chi sa bene che il dominio dell’ancora da scoprire è vasto, che le bottiglie di vino sono tante e ci vuole molto impegno per berle tutte.