Cesanese del Piglio “Torre del Piano” 2020 – Casale della Ioria
Cesanese con affinamento in barrique. Un vino particolare e di carattere che però non mi convince del tutto. Tocca berlo nel bicchiere da acqua perché i bicchieri a nolo offerti dalla casa sono di plastica e sinceramente non si riesce a portarli alla bocca.
Il Colore è scuro, purpureo, vivaci sentori di ciliegia fresca, spezie, resine assortite, humus.
Palato secco, di medio corpo, sviluppa una discreta forza gustativa, ma ha carica tannica non indifferente, rustica ed asciugante che ne limita l’espressività e lascia un po’ delusi sul finale.
Vorrei riprovarlo tra 5 anni per vedere cosa succederà quando, e se, il vino avrà metabolizzato quelli che a me sono sembrati segni troppo evidenti del passaggio in legno e il carattere proprio del vino potrà forse esprimersi appieno.


L’Enonauta è un navigatore.
A spingere il suo natante di tappi di sughero, nel grande mare delle cose del vino, sono il vento della curiosità, la “sete di conoscenza” e il piacere di condividere la mensa e la bottiglia. Non ha pregiudizi, non teme gli imprevisti, cambia volentieri idea, beve tutto con spirito equanime pur conservando le sue preferenze.
E questo blog è un diario di bordo a più voci, fatto di sensazioni e mai di giudizi. Sensazioni irripetibili, racconti di cantina, note di degustazione, percezioni talvolta chiare e talvolta oscure, non discorso sul vino, ma discorso dal vino e nel vino. Con l’umiltà di chi sa bene che il dominio dell’ancora da scoprire è vasto, che le bottiglie di vino sono tante e ci vuole molto impegno per berle tutte.