Bianchi Macerati, Bottiglie, Degustazioni

Bianco Sandrigo 2018 – Denis Montanar

Bianco Sandrigo 2018 – Denis Montanar

Dopo il Dodòn 2018 stappo anche il Bianco Sandrigo 2018 per approfondire la conoscenza dei vini del signor Denis Montanar da Borgo Dodone (UD).

Sempre uve Friulano/Tocai con breve macerazione e sosta sulle fecce. Solo acciaio.

Lo gradisco come l’altro, ma lo preferisco per un più manifesto equilibrio, per cui pur restando un vino molto diretto ne guadagna in precisione.

Colore intenso, sentori agrumati, meno exotic del Dodòn già stappato, di purea di albicocca, fiori di camomilla ed erbaceo fresco.

Freschezza, intensità di gusto, ma anche una certa precisione di tratto, sempre in relazione al Dodòn, per cui risulta più suadente e meno ostico sul finale.

Una coppia di bottiglie che invogliano a proseguire nell’approfondimento.

Enonauta/Degustazione di Vino #118 - review - Bianco Sandrigo 2018 - Denis Montanar | Freschezza, intensità di gusto, ma anche una certa precisione di tratto
Enonauta/Degustazione di Vino #118 - review - Bianco Sandrigo 2018 - Denis Montanar | Freschezza, intensità di gusto, ma anche una certa precisione di tratto
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Blazic – Jakot 2015

Jakot 2015 – Blazic

Slovenja ZGP Goriška Brda

Jakot 2015 Blazic
Slovenja ZGP Goriška Brda

Con in vini ci s’incontra talvolta per caso. Questa è una di quelle volte.

Interno supermercato con annessa rivendita di vini separata. Entro per comprare due cose velocemente, ma come ogni volta indulgo ed entro nel Reparto Vini.

Non ho bisogno di niente, ma mi convinco che mi necessita un bianco.

Mi guardo un po’ attorno, scorro le etichette quasi tutte conosciute o direttamente, per sentito dire o per l’internet. Fino a che vedo una bottiglia in posizione anomala, distaccata dalle altre, come se fosse stata dimenticata o spostata. E non ne ho mai sentito parlare. Viene da uno dei territori a me più cari e scoprirò poi dopo che è vicino di casa di uno dei miei produttori preferiti.
La prendo.

Enonauta/Degustazione di Vino #042 - wine review - Jakot 2015 di Blazic Sorso denso con freschezza ruvida. Centrobocca succoso, fruttato, spesso.

È il Jakot 2015 di Blazic

si tratta di un Friulano o Tocai o Sauvignonasse.

Due giorni di macerazione, poi acciaio.

Bel giallo paglierino intenso. Buon ventaglio di profumi. Narciso, albicocca, vaghe reminiscenze di spezie come lo zenzero e un grande soffiio di erbe aromatiche.

Sorso denso con freschezza ruvida. Centrobocca succoso, fruttato, spesso.

E buon finale dove si confermano le note erbacee.

Enonauta/Degustazione di Vino #042 - wine review - Jakot 2015 di Blazic Sorso denso con freschezza ruvida. Centrobocca succoso, fruttato, spesso.

Fece buona figura a tavola col Filetto di Rombo all’Acquapazza, che si intravede in una delle foto, con le uova al formaggio e con la spalla toscana.

Bella scoperta.

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Bianco della Castellada 2011 Collio Doc – La Castellada

Bianco della Castellada 2011

Collio Doc

La Castellada

È un piacere berlo ed è un piacere raccontarlo. È il Bianco della Castellada.
Vendemmia 2011.
A Oslavia dove ci sono la Ponca e il vento.

Pinot grigio 50%, Chardonnay 30% e Sauvignon 20%.
Per lo chardonnay e il sauvignon quattro giorni di macerazione.
12 mesi di barrique e 24 mesi ulteriori in bottiglia.

Enonauta/Degustazione di Vino #028 - wine review - Bianco della Castellada 2011 -  Un bianco che ha fatto la storia del Collio

Giallo dorato e consistente.
Sprigiona una lunga sequenza di aromi come l’uva sultanina e la pesca percoca matura, sentori erbaceo/vegetali e floreali come il Tiglio in fiore e la camomilla, la nocciola e accenni di spezie e di resina come se accanto a te stessero potando un albero. Notevole.
Ma è all’assaggio che dimostra tutta la sua stoffa e le sue potenzialità attuali e presumibilmente in divenire.
Ha spessore, succo e forza. Le sensazioni si stratificano. Didatticamente lo si potrebbe usare per spiegare empiricamente il significato di “vino tridimensionale”. Frutto maturo, miele, ritorni aromatici nel centrobocca. La freschezza e una percepibile struttura tannica gli danno una profondità eccezionale e il suo è un grandissimo finale che vorresti rallentare per prolungare indefinitamente l’esperienza gustativa, come vorresti che la bottiglia fosse di nuovo piena, almeno a metà, anche un terzo basterebbe.

Enonauta/Degustazione di Vino #028 - wine review - Bianco della Castellada 2011 -  Un bianco che ha fatto la storia del Collio

Mi sono impegnato per accompagnarlo degnamente in cucina e allora sono venuti fuori il pollo in padella coi germogli di soia e la gallinella al cartoccio cotta a vapore con cipolla fresca di Certaldo.
Bene col pesce, benissimo col pollo.

Soldi ben spesi.

Enonauta/Degustazione di Vino #028 - wine review - Bianco della Castellada 2011 -  Un bianco che ha fatto la storia del Collio
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Bianco alla Marta 2015 – Buondonno

Bianco alla Marta 2015 – Buondonno

Bianco alla Marta dell’azienda Buondonno è un bianco di origine chiantigiana. Ci troviamo nella parte settentrionale del territorio di Castellina in Chianti. Altitudine sui 400 metri.
Trebbiano macerato dieci giorni con uve da vecchie viti, quelle che si vedono guardando dalla cantina in direzione sudorientale, un anno di affinamento in tonneau e barrique piegate a vapore.
1300 bottiglie in tutto.

Enonauta/Degustazione di Vino #022 - review - Bianco alla Marta 2015 di Buondonno.

Io non lo definirei orange perché non è arancione e credo che non ci fosse l’intenzione di farne un orange.
Lo penso e lo sento come un vino fatto come un tempo e di questo ho avuto la conferma emotiva/esperienziale al momento di immergervi le pesche saturnia a fine pasto come avrebbero fatto mio padre e i miei zii allora che bevevano i loro vini bianchi che erano tutti fatti come una volta perché “era quella volta”.
Vini fatti come una volta che, voglio precisare, io non ho mai avuto la possibilità di bere nel tempo in cui erano considerati normali bianchi se non quelle volte in cui gli anziani credevano giusto farne assaggiare un goccio ai più giovani, ma il cui gusto riemerge nella memoria sotto la spinta percettiva di alcuni vini moderni.

Enonauta/Degustazione di Vino #022 - review - Bianco alla Marta 2015 di Buondonno.

Non è estremo, non è opalescente. Non è criptico.
È invece color ambra splendente, pulito, intensamente profumato. Di albicocca disidratata, mela golden matura, narciso, noce brasiliana.
Il meglio di sé lo dà comunque nel sorso.
Che è materico, morbido, ma animato da acidità fluente e da un tannino netto che portano equilibrio e grande bevibilità. Lungo finale fresco con retrogusto di mandorla brasiliana.

Come disse il Signor Buondonno, servendocelo insieme a un formaggio di capra opera della figlia Marta che dà peraltro il nome al vino, col formaggio si abbina perfettamente.

ambre brillant, propre, intensément parfumé. Abricot déshydraté, pomme dorée mûre, narcisse, noix du Brésil.
Le meilleur de lui-même le donne encore dans la gorgée.
Ce qui est matériel, doux, mais animé par une acidité fluide et un tanin clair qui apporte équilibre et une grande buvabilité. Finale longue et fraîche avec un arrière-goût d’amande brésilienne.

bright amber, clean, intensely scented. Dehydrated apricot, ripe golden apple, narcissus, Brazilian walnut.
The best of himself still gives it in the sip.
Which is material, soft, but animated by flowing acidity and a clear tannin that bring balance and great drinkability. Long fresh finish with a Brazilian almond aftertaste.

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