Bottiglie, Degustazioni

Chianti Classico 2018 – Le Masse di Lamole

Chianti Classico 2018 – Le Masse di Lamole

Il nome de Le Masse di Lamole è apparso spesso sulle pagine de L’Enonauta (vedi qui).

Un Sangiovese di Lamole, oltre 600 metri slm, vinificato in acciaio e con invecchiamento in botti di castagno.

Un Chianti Classico/Sangiovese smagliante, di colore vivace, giovane, con profumi di agrumi, lampone e lavanda in mezzo a un onda di floreale fragrantissimo. Con qualche eco di sottobosco e spezie. Tutto qui. Nettamente, con vigoria. Un tutto qui che è assai.

Freschissimo al palato, diretto, schietto di carattere, ma equilibrato nel suo sviluppo, lineare, giustamente alcolico e tannico per un sorso tonico, ma sempre ben definito e direzionato. Retrogusto agrumato e di frutti rossi dolci, molto aperto sul finale. Vino identitario, territoriale, comprensibile e ampiamente godibile. Il consiglio di abbinarlo con la bistecca è inevitabile e altrettanto inevitabile è specificare che una bottiglia a persona è la “giusta proporzione” in questo caso.

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Chianti Classico 2016 – Le Masse di Lamole

Chianti Classico 2016 – Le Masse di Lamole

A un chilometro circa dall’abitato di Lamole, sul punto altimetricamente più rilevante della zona, si trova il borgo da cui la cantina prende il nome. A conduzione familiare, vini identitari, tradizionali, caratterizzati da franchezza espressiva e che sovente mi capita di bere e sempre con soddisfazione. Cantina che ho avuto la fortuna di visitare più volte apprezzando la schietta e discreta ospitalità dei proprietari Annamaria e Giuliano.
Sangiovese. Acciaio e invecchiamento in botti di castagno. Colore rubino di media intensità. Al naso l’arancia è predominante, poi seguono la marasca, l’iris, anice, in bocca freschissimo, lungo, di corpo snello, ma di forza nervosa e con tannini vitali e fruttuosità per un sorso definito e appagante. Finale coerente su arancia e marasca.
Vino di carattere per veri amanti del Sangiovese.
A fine bottiglia ho la sensazione che a Le Masse di Lamole con questo 2016 abbiano prodotto la loro personale migliore interpretazione del Sangiovese.

Enonauta/Degustazione di Vino #159 - Chianti Classico 2016 - Le Masse di Lamole  | Il più alto e profumato di tutti i Chianti Classico
Enonauta/Degustazione di Vino #159 - Chianti Classico 2016 - Le Masse di Lamole  | Il più alto e profumato di tutti i Chianti Classico

Chianti Classico 2016 – Le Masse di Lamole

About one kilometer from the town of Lamole, on the highest altitude point in the area, is the village from which the winery takes its name. Family run, identity-producing, traditional wines, characterized by expressive frankness and which I often drink and always with satisfaction. A winery that I have been lucky enough to visit several times, appreciating the frank and discreet hospitality of the owners Annamaria and Giuliano.
Sangiovese. Steel and aging in chestnut barrels. Medium intensity ruby ​​colour. On the nose, orange is predominant, then followed by morello cherry, iris, anise, very fresh in the mouth, long, with a slim body, but with nervous strength and vital tannins and fruitiness for a defined and satisfying sip. Coherent finish on orange and morello cherry.
Wine of character for true Sangiovese lovers.
At the end of the bottle I have the feeling that Le Masse di Lamole with this 2016 have produced their personal best interpretation of Sangiovese.

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Gite in Cantina, Luoghi del Vino

Lamole – Storia di Vino e Paesaggi

Lamole Storia di Vino e paesaggio

Spesso si viaggia ad ispirazione, a volte si programma leggendo riviste, alcune volte libri: “Varie contrade segnalate con la denominazione di Lamola o Lamole, vale a dire di piccole Lame si trovano in toscana”. La nostra metà si colloca qui: “circa 3 miglia toscane a scirocco di Greve, Diocesi di Fiesole. Trovasi sulla pendice settentrionale del Poggio delle Stinche, fra i due primi rami della fiumana di Greve, nella strada pedonale che guida sulla cresta del monte di Cintoja. I vigneti che danno il buon vin di Lamole cotanto lodato, sono piantati fra i macigni di cotesto poggio”. Così scrive il Repetti sul suo Dizionario geografico fisico storico della Toscana.

In effetti la descrizione è calzante, allontanandosi da Greve e Panzano si abbandonano le colline tondeggianti e caratterizzate da geometrici filari che vediamo nelle pubblicità del “Chiantishire”. I pendii della collina si fanno più scoscesi, le vigne sono abbarbicate a terrazzamenti con muretti a secco costruiti spaccando il macigno dei monti del Chianti di cui fa parte questa località.

Lamole Vino Paesaggio

Arriviamo finalmente nel piccolo borgo di Lamole che si è sviluppato intorno alla pieve un chilometro più in alto del castello. Qui un’altra particolarità, le persone (rare) sono cordiali, ma con meno dipendenza verso il turista, quasi diffidenti, sembra di essere tornati indietro nel tempo.

Eccoci arrivati dai nostri ospiti Annamaria Socci e suo marito Giuliano che ci accolgono nella loro azienda le Masse di Lamole. L’accoglienza è freddina. Non come si potrebbe credere; è una giornata novembrina fantastica, niente vento e tanto sole, però no. Non dipende neppure da loro, che sono riservati, ma felici di mostrarci la loro cantina. Si, è la cantina che tutta in pietra è quasi fredda.

Ma dopo cinque minuti ci siamo già scaldati sorseggiando il famoso sangiovese di Lamole e ascoltando Annamaria che con passione descrive come viene fuori questo vino che è un Chianti Classico, ma mantiene una freschezza anche nell’ invecchiamento mai sentito in altri vini locali.

Poi con Giuliano andiamo in vigna e apprezziamo la peculiarità di questo paesaggio, sotto i nostri piedi i Terrazzamenti di Lamole, la loro è la vigna più alta che arriva quasi a 700 m, di fronte a noi in controluce vediamo le colline di San Casciano e Panzano che chiudono l’orizzonte. I vini, favolosi, hanno una marcia in più. Sarà per il minimo “lavoro” in cantina, per il passaggio nelle botti di castagno che li rende godibilissimi, tanto che la degustazione diventa quasi libagione.

Lasciati Annamaria e Giuliano penso a ciò che più mi è rimasto impresso di questa gita, quasi dimenticavo il loro vinsanto, ottimo, fatto come una volta non troppo dolce, anzi quasi secco. Altra cosa che mi piace molto è la loro etichetta, che raffigura un semplice ed elegantissimo giaggiolo (iris) usato anche in profumeria, probabilmente contribuisce al bouquet del loro Sangiovese.

Le Masse di Lamole: vini genuini e irreprensibili, ricordano loro due: veri cordiali, senza fronzoli.

Enotour #001 - Lamole | Vino e Paesaggio circa 3 miglia toscane a scirocco di Greve, Diocesi di Fiesole. Trovasi sulla pendice settentrionale del Poggio delle Stinche, fra i due primi rami della fiumana di Greve, nella strada pedonale che guida sulla cresta del monte di Cintoja. I vigneti che danno il buon vin di Lamole cotanto lodato, sono piantati fra i macigni di cotesto poggio
Enotour #001 - Lamole | Vino e Paesaggio circa 3 miglia toscane a scirocco di Greve, Diocesi di Fiesole. Trovasi sulla pendice settentrionale del Poggio delle Stinche, fra i due primi rami della fiumana di Greve, nella strada pedonale che guida sulla cresta del monte di Cintoja. I vigneti che danno il buon vin di Lamole cotanto lodato, sono piantati fra i macigni di cotesto poggio
Enotour #001 - Lamole | Vino e Paesaggio circa 3 miglia toscane a scirocco di Greve, Diocesi di Fiesole. Trovasi sulla pendice settentrionale del Poggio delle Stinche, fra i due primi rami della fiumana di Greve, nella strada pedonale che guida sulla cresta del monte di Cintoja. I vigneti che danno il buon vin di Lamole cotanto lodato, sono piantati fra i macigni di cotesto poggio
Lamole Vigna
Lamole  Terroir
Paesaggio Terroir

Lamole History of Wine and landscape – Lamole Vino Paesaggio

Often we travel for inspiration, sometimes we plan by reading magazines, sometimes books: “Various districts marked with the denomination of Lamola or Lamole, that is to say small Lame are found in Tuscany”. Our half is located here: “about 3 Tuscan miles to the sirocco of Greve, Diocese of Fiesole. It is located on the northern slope of the Poggio delle Stinche, between the two first branches of the Greve river, in the pedestrian road that leads to the crest of the mountain of Cintoja. The vineyards that produce the good Lamole wine so praised, are planted among the boulders of this hill”. Thus writes Repetti in his historical physical geographical dictionary of Tuscany.

In fact the description is apt, moving away from Greve and Panzano you abandon the rounded hills characterized by geometric rows that we see in the “Chiantishire” advertisements. The slopes of the hill become steeper, the vineyards cling to terraces with dry stone walls built by splitting the boulder of the Chianti mountains of which this location is part.

We finally arrive in the small village of Lamole which developed around the parish church one kilometer higher than the castle. Another peculiarity here, the people (rare) are friendly, but with less dependence on the tourist, almost distrustful, it seems like we have gone back in time.

Here we are at our hosts Annamaria Socci and her husband Giuliano who welcome us to their company Masse di Lamole. The welcome is cold. Not as you might think; it’s a fantastic November day, no wind and lots of sun, but no. It doesn’t even depend on them, who are reserved, but happy to show us their cellar. Yes, it is the cellar which is all stone and is almost cold.

But after five minutes we were already warmed up by sipping the famous Sangiovese from Lamole and listening to Annamaria who passionately describes how this wine comes out which is a Chianti Classico, but maintains a freshness even during aging never felt in other local wines.

Then with Giuliano we go to the vineyard and appreciate the peculiarity of this landscape, under our feet the Lamole Terraces, theirs is the highest vineyard which reaches almost 700 m, in front of us against the light we see the hills of San Casciano and Panzano that close the horizon. The fabulous wines have an edge. It may be because of the minimal “work” in the cellar, for the passage in chestnut barrels which makes them very enjoyable, so much so that tasting them almost becomes a libation.

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I Cortacci di Lamole 2018 Bianco – Le Masse di Lamole

I Cortacci di Lamole 2018 Bianco – Le Masse di Lamole – Alta Valle della Greve IGT

Ci sono vini che si raccontano con un surplus di piacere personale dovuto alla simpatia, all’apprezzamento del prodotto, al ricordo delle gite in compagnia.

È il caso dei vini di Annamaria e Giuliano da Lamole proprietari dell’azienda Le Masse di Lamole.

Questo bianco nasce da vigneti posti a circa 700 metri sulla sommità del poggio di Lamole e ci racconta che anche nella culla del Sangiovese è possibile fare un buon vino bianco con Trebbiano e Malvasia affinate in vetroresina e le condizioni pedoclimatiche uniche di questo luogo

Giallo paglierino con profumi decisi di Narciso, mela golden, mentuccia comune (nepitella). Non complesso, ma incisivo.

Al palato mostra carattere solido, diretto, intenso. A predominare è la sapidità in un quandro gustativo equilibrato, ma a spiccare però è l’intensità dell’aroma aroma di bocca. Finale buono che rievoca la nespola e le erbe aromatiche.

Da provare in abbinamento al Tonno di Coniglio o in alternativa al Tonno del Chianti per lussuose merende indimenticabili.

Enonauta/Degustazione di Vino #097 - review - I Cortacci di Lamole 2018 - Le Masse di Lamole | Forse il bianco più alto della Toscana
Enonauta/Degustazione di Vino #097 - review - I Cortacci di Lamole 2018 - Le Masse di Lamole | Forse il bianco più alto della Toscana

Enonauta/Degustazione di Vino #097 – review – I Cortacci di Lamole 2018 – Le Masse di Lamole | Forse il bianco più alto della Toscana

Enonauta/Degustazione di Vino #097 - review - I Cortacci di Lamole 2018 - Le Masse di Lamole | Forse il bianco più alto della Toscana

I Cortacci di Lamole 2018 Bianco – Le Masse di Lamole – Alta Valle della Greve IGT

There are wines that are told with a surplus of personal pleasure due to sympathy, appreciation of the product, the memory of trips with friends.

This is the case of the wines of Annamaria and Giuliano da Lamole, owners of the Le Masse di Lamole company.

This white comes from vineyards located about 700 meters on the top of the Lamole hill and tells us that even in the cradle of Sangiovese it is possible to make a good white wine with Trebbiano and Malvasia aged in fiberglass and the unique pedoclimatic conditions of this place

Straw yellow with strong aromas of narcissus, golden apple, common mint (catmint). Not complex, but incisive.

On the palate it shows solid, direct, intense character. The flavor predominates in a balanced gustatory context, but what stands out is the intensity of the aroma in the mouth. Good finish that recalls medlar and aromatic herbs.

Try it in combination with rabbit tuna or as an alternative to Chianti tuna for luxurious, unforgettable snacks.

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Chianti Classico Riserva 2013 – Le Masse di Lamole

Chianti Classico – Le Masse di Lamole Riserva 2013

Le Masse di Lamole è una piccola azienda con una posizione di assoluto privilegio in una delle zone più vocate parlando di Sangiovese e Chianti Classico. Vini tradizionali, legati al territorio e a un fare antico, rivendicato e tramandato orgogliosamente.

Sangiovese con saldo di Merlot

Acciaio e botti grandi di rovere per questa riserva identitaria e leggiadra dal colore rubino intenso, con profumi ancora centrati sul floreale e sulla marasca, scorze d’agrume, lavanda e con note appena accennate di tabacco e cacao.

Al palato si conferma Sangiovese di Lamole, fresco, brillante, profondo, solo appena arrotondato dal Merlot, in una fase di grande equilibrio che ne amplifica la piacevolezza e la bevibilità. Il giusto apporto alcolico, i tannini ricamati e il finale tutto agrume e balsamicità ne fanno davvero una bella bottiglia.

Per mia opinione al vertice della curva evolutiva.

Enonauta/Degustazione di Vino #075 - review - Chianti Classico Ris.  2013 - Le Masse di Lamole | fresco, brillante, profondo, solo appena arrotondato dal Merlot
Enonauta/Degustazione di Vino #075 - review - Chianti Classico Ris.  2013 - Le Masse di Lamole | fresco, brillante, profondo, solo appena arrotondato dal Merlot
Enonauta/Degustazione di Vino #075 – review – Chianti Classico Ris. 2013 – Le Masse di Lamole | fresco, brillante, profondo, solo appena arrotondato dal Merlot

 

Chianti Classico – Le Masse di Lamole Riserva 2013

Le Masse di Lamole is a small company with an absolutely privileged position in one of the most suitable areas when it comes to Sangiovese and Chianti Classico. Traditional wines, linked to the territory and to an ancient way of doing things, proudly claimed and handed down.

Sangiovese with Merlot balance

Steel and large oak barrels for this distinctive and graceful reserve with an intense ruby ​​colour, with aromas still centered on florals and morello cherries, citrus peel, lavender and with barely hinted notes of tobacco and cocoa.

On the palate it confirms Sangiovese di Lamole, fresh, bright, deep, only slightly rounded by the Merlot, in a phase of great balance which amplifies its pleasantness and drinkability. The right amount of alcohol, the embroidered tannins and the all-citrus and balsamic finish make it a truly beautiful bottle.

In my opinion at the top of the evolutionary curve.

 

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Chianti Classico 2014 di Podere Castellinuzza

Chianti Classico 2014 di Podere Castellinuzza

Sangiovese e in minima parte Canaiolo. Il Chianti Classico di Podere Castellinuzza è autenticamente Lamolese.

Affinamento per 18 mesi in cemento e poi vetro.
 
 
Cercando un abbinamento volante col più tradizionale e semplice piatto della cucina Toscana, intesa come quella raccontata dal Petroni, ovvero le Salsicce coi fagioli in umido magistralmente cucinate dal suocero, non si poteva trascurare questo Chianti Classico 2014 di Podere Castellinuzza.
Perché Lamole è la Tradizione.
Perché questo vino, con cui fu amore a primo sorso durante una visita alla cantina della famiglia Coccia, figlio di un annata molto disprezzata restituisce invece appieno i caratteri di questo splendido luogo chiamato Lamole.
Ha un tono di colore appena più intenso di un rosato e profuma di giaggiolo, marasca, Lavanda e scorza d’arancio.
È semplice e buono al gusto, ma affatto banale. Poco corpo, ma molto sapore, fresco e setoso, agile, leggero, un tannino carezzevole. Due umani con un po’ di sete finiscono la bottiglia in 15 minuti senza affaticarsi e il pranzo finisce in allegria.
Enonauta/Degustazione di Vino #043 - wine review - Chianti Classico 2014 di Pod. Castellinuzza. Autenticamente Lamolese
Enonauta/Degustazione di Vino #043 - wine review - Chianti Classico 2014 di Pod. Castellinuzza. Autenticamente Lamolese
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