Bottiglie, Degustazioni

Langhe Nebbiolo 2013 Giuseppe Rinaldi

Langhe Doc Nebbiolo 2013
Giuseppe Rinaldi

Giuseppe Rinaldi non ha bisogno certamente di presentazioni. I suoi vini lo fanno in maniera autonoma ben prima di essere stappati. Scelgo questa Pasqua 2022 per aprire il suo Nebbiolo 2013 che conservavo in cantina da 5/6 anni rimandando frequentemente la sua apertura, come spesso mi capita per le bottiglie importanti e che custodisco con religiosa aspettativa.

Rosso granato brillante con riflessi rubino, sprigiona al naso tutte le caratteristiche che ti aspetti dal nebbiolo nel suo territorio di elezione. Sugli scudi la rosa, una leggera violetta, prugna e ciliegia selvatica e poi un incedere discreto, ma ben presente, di sentori terziari, come pellame e liquirizia, sottobosco, note balsamiche e mentolate.

Il sorso attacca con una sensazione che definire fresca è decisamente riduttivo. La componente acida è proverbiale, attraversa e sorregge il sorso dall’inizio alla fine con una costante spinta propulsiva ed energica. Caldo, ma non eccessivamente (dissimulando un alcolicità elevata, gestita in maniera magistrale), porta in dote tannini di razza che hanno davanti a loro ancora del tempo per raggiungere la piena forma e maturazione. Retrogusto che riporta in superficie il frutto croccante e chiude molto lungo con leggere note speziate e di liquirizia amara.

Corpo atletico e definito come quello di un quattrocentrista olimpico. Fine, elegante e complesso senza risultare complicato, dotato di una beva straordinariamente efficace, gratificante e dissetante. Se qualcuno lo ha in cantina, mi sento di dire che può assecondare la propria eventuale resistenza all’apertura per almeno due-tre anni, forse anche più.

Nebbiolo d’eccezione ed eccellenza, che regala emozione, ma anche spiazzamento, sopratutto per coloro che non sono avvezzi ai modi dei vini del “Citrico”. Parliamo di un vino concepito per essere compagno di un pasto adeguato, e consiglio di farlo se si vuole evitare di sprecare e mal interpretarne le sue caratteristiche e qualità proverbiali. Mi immagino infatti il volto spiazzato di un qualche avventore “parkerizzato”, che sorseggia questo vino alle 18.00 in un wine-Bar, rigorosamente a bocca pulita, come fosse un Cabernet della Napa Valley.

È indubbiamente una grande bevuta, ed il prezzo é proporzionato al blasone, alla scarsa reperibilità e all’ottima annata. Forse non alla portata di tutti, anche dal punto di vista del rapporto aspettative/comprensione/gratificazione. Con il classico agnello pasquale al forno accompagnato da patate è stato un bel matrimonio.

Standard
Bottiglie, Degustazioni

Nebbiolo 2016 – Giuseppe Rinaldi

Prolusione – cosa chiediamo a un vino?

(Cosa chiediamo a un vino? Cosa chiediamo a noi stessi quando stappiamo una bottiglia? Il vino, come l’uomo, è molte cose. Alimento, bene di posizionamento, esperienza edonica, complemento nutritivo per gli uomini di un tempo, bevanda, collante per sodalizi di vario genere. Ma il Vino ha soprattutto il potere di aiutarci a storicizzare la nostra esistenza aldilà dell’edonismo dell’eterno presente che non stratifica.

L’antefatto – entrare in enoteca

Per il sottoscritto stappare il Nebbiolo di Rinaldi è quasi come chiudere il cerchio di un lungo amore per il vino cominciato casualmente proprio con una bottiglia di Nebbiolo di Giuseppe Rinaldi. Quel pomeriggio di un giorno di molti anni fa che passando davanti a una enoteca sentii il richiamo ad entrare. Fui consigliato dall’illuminato titolare all’acquisto quando ancora i vini di Rinaldi si potevano comprare in enoteca per 15000 lire e non erano oggetto di una speculazione spaventosa e ridicola. Bevendo quel vino compresi che il vino era assai diverso da quello che bevevano i più e cominciai la mia esplorazione che ancora continua)

Nebbiolo 2016 – Giuseppe Rinaldi – Langhe Doc – Barolo

18 mesi in botte grande

Colore granato, vivo e ricco all’olfatto con sentori di viola e di melograno, ribes rosso, genziana e sentori vagamente speziati spinti da dietro da una sottile volatile.

Sembra fatto di una materia indisgregabile, di una stoffa resistentissima. Giovane e come tale non incline al compromesso. Assertorio senza essere sfrontato, acidità verticale, tesa, che scende e riscende, tannino serrato e nobile, ma non asciuga e sul finale, che definire infinito non è un eufemismo, si fa strada la gentilezza del frutto, melograno in corrispondenza totale col naso, con cui ti saluta questo vino.

Non è un vino equilibrato, anzi è burbero a tratti, ma a mio avviso è buono da bersi adesso proprio cercando di immaginare quel famoso ipotetico punto d’equilibrio di cui spesso si parla e che nessuno può garantirci che il vino raggiungerà effettivamente e tantomeno nessuno può garantirci di esserci quel giorno che il vino sarà considerato pronto da bere.

Enonauta/Degustazione di Vino #101 - review - Nebbiolo 2016 - Giuseppe Rinaldi | Assertorio senza essere sfrontato
Enonauta/Degustazione di Vino #101 - review - Nebbiolo 2016 - Giuseppe Rinaldi | Assertorio senza essere sfrontato
Enonauta/Degustazione di Vino #101 - review - Nebbiolo 2016 - Giuseppe Rinaldi | Assertorio senza essere sfrontato

Langhe Nebbiolo 2016 – Giuseppe Rinaldi

18 months in large barrels

Garnet colour, lively and rich on the nose with hints of violet and pomegranate, red currant, gentian and vaguely spicy hints pushed from behind by a subtle volatile.

It seems to be made of an indisintegrable material, of a very resistant fabric. Young and as such not inclined to compromise. Assertive without being brazen, vertical, tense acidity, which descends and descends, tight and noble tannin, but does not dry out and on the finish, which to define infinite is not a euphemism, the kindness of the fruit makes its way, pomegranate in total correspondence with the nose, with which this wine greets you.

It is not a balanced wine, in fact it is gruff at times, but in my opinion it is good to drink now just trying to imagine that famous hypothetical point of balance which is often talked about and which no one can guarantee us that the wine will actually reach, much less anyone can guarantee us to be there on the day that the wine is considered ready to drink.

Standard
Bottiglie, Degustazioni

Bricco del Drago 2015 – Poderi Colla

Bricco del Drago 2015 – Langhe Doc – Poderi Colla

Vino iconico nato da una idea di Luciano Degiacomi portata poi avanti Beppe Colla dei Poderi Colla che alla prova del bicchiere dimostra di valere oltre l’iconicità.

85 dolcetto e 15 nebbiolo. Vinificazione separata, assemblaggio e un anno in botti di rovere.

Ne risulta un dolcetto a cui il nebbiolo dona precisione. Rubino scuro di colore, al naso comincia Dolcetto con note floreali, di prugna matura e mirtillo, spezie e termina Nebbiolo, se solo si dà il tempo alla bottiglia di durare più del tempo di una cena, con note di genziana e altre piante aromatiche.

Caldo, sapido e teso al palato, centrobocca appagante e buon finale, più nebbiolo che dolcetto, centrato sulla radice aromatica e con tannini maturi e di buona forza.

Vino buono e peculiare che brilla per pulizia ed espressività, per il rapporto qualità prezzo, per le prospettive di invecchiamento e per la capacità di accompagnare a tavola.

Enonauta/Degustazione di Vino #096 - review - Bricco del Drago 2015 - Poderi Colla | Vino iconico nato da una idea di Luciano Degiacomi
Enonauta/Degustazione di Vino #096 - review - Bricco del Drago 2015 - Poderi Colla | Vino iconico nato da una idea di Luciano Degiacomi

Bricco del Drago 2015 – Langhe Doc – Poderi Colla

Iconic wine born from an idea by Luciano Degiacomi then carried forward by Beppe Colla dei Poderi Colla which, when tested by the glass, proves to have value beyond iconicity.

85 Dolcetto and 15 Nebbiolo. Separate vinification, assembly and one year in oak barrels.

The result is a dessert to which the Nebbiolo gives precision. Dark ruby ​​in colour, the nose begins with Dolcetto with floral notes, of ripe plum and blueberry, spices and ends with Nebbiolo, if only the bottle is given time to last longer than a dinner, with notes of gentian and other aromatic plants.

Warm, savory and tense on the palate, satisfying in the mouth and a good finish, more Nebbiolo than Dolcetto, centered on the aromatic root and with ripe and well-strength tannins.

A good and peculiar wine that shines for its cleanliness and expressiveness, for its quality-price ratio, for its aging prospects and for its ability to accompany at the table.

Standard
Bottiglie, Degustazioni

Austri 2011 (Langhe Doc) – San Fereolo

Austri 2011 (Langhe Doc) – San Fereolo

Barbera

Vigne in Borgata Valdiberti e Valdibà
400 mt. Slm con esposizione sud est
Dogliani
Lavoro in vigna nel rispetto dei principi dell’agricoltura biodinamica
Fermentazione spontanea senza temperatura controllata in tini di legno. Affinato in botti di varia capacità con le proprie fecce. Poi un passaggio in acciaio prima di essere imbottigliato.

Enonauta/Degustazione di Vino #032 - wine review - Austri 2011 di San Fereolo -  Vino potente e longevo che si conferma negli anni. (A powerful and long-lived wine that has been confirmed over the years)

I profumi sono intensi. C’è il Mirtillo, ci sono le spezie dolci e il tabacco e, tra le pieghe del bouquet, suggestioni rustiche. (The aromas are intense. There is the Blueberry, there are sweet spices and tobacco and, among the folds of the bouquet, rustic suggestions)

Enonauta/Degustazione di Vino #032 - wine review - Austri 2011 di San Fereolo -  Vino potente e longevo che si conferma negli anni. (A powerful and long-lived wine that has been confirmed over the years)

Apre morbido e voluminoso grazie alla sua componente alcoolica e al succo concentrato, dolce e vischioso, frutto e spezie che si ribadiscono, eppure la grande freschezza e un tannino piccante danno al vino una subitanea accelerazione e gli permettono di andare in profondità con un gusto intenso che termina in un grande e persistentissimo riverbero di frutti scuri e Mirto. (soft and voluminous opening because of its alcoholic component and to the concentrated, sweet and viscous juice, fruit and spices that are reaffirmed, yet the great freshness and a spicy tannin give the wine a sudden acceleration and allow it to go deep with an intense taste which ends in a large and very persistent reverberation of dark fruits and Myrtle)

Vino potente e longevo che si conferma negli anni. (A powerful and long-lived wine that has been confirmed over the years)

Standard