Quattro Enonauti da Selvapiana
Gite in Cantina

Quella Volta Vol. 1 – Selvapiana (Rùfina)

Quella Volta Vol. 1 – Selvapiana

Quella volta che quattro Enonauti, i tre in foto più il quarto che scattava, si recarono alla Rùfina per andare da Selvapiana.
L’Enonauta non potrà mai dimenticare la prodiga ospitalità offerta ai quattro pellegrini giunti in loco senza preavviso, guidati dalla sete e dall’ispirazione del momento, alla fine di una memorabile giornata di assaggi.
Per non parlare dei sempre ottimi vini.
Bucerchiale 2009 in testa.

That Time Vol. 1 – Selvapiana

That time when four Enonauts, the three in the picture plus the fourth with the camera, moved to Rùfina to visit Selvapiana winery.
The Enonauta will never forget the generous hospitality offered to the four pilgrims who arrived on site without warning, guided by the thirst and inspiration of the moment, at the end of a memorable day of tasting.

Not to mention the always excellent wines.

Bucerchiale 2009 in the lead.

Quattro Enonauti da Selvapiana
Gite in Cantina, Enotour, vagabondaggi enoici

Selvapiana - Rufina
Quattro Enonauti da Selvapiana
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Barolo Bussia 2012 – Giacomo Fenocchio

BAROLO BUSSIA 2012 – GIACOMO FENOCCHIO

Per il Barolo Bussia di Giacomo Fenocchio ci troviamo a Monforte d’alba.
Barolo tradizionale. Lunga macerazione, affinamento in botti grandi.

Un bel granato lucido con sfumature sull’unghia color cipria.
Al naso porta un ventaglio olfattivo fine e complesso, che sviluppa suggestioni piacevoli e ben definite e che io riassumerei in quattro descrittori che mi sembrano, in questo momento che scrivo, i più consoni a replicare nel discorso le percezioni provate nel portare il bicchiere al naso: Rosa, Melograno, Cuoio fresco, Foglia di The.
Le aspettative generate dal naso restano però in parte deluse dal sorso.

L’attacco è caldo e misuratamente sapido, ma una freschezza poco brillante lo rende leggermente fiacco e poco profondo in fase centrale. L’alcool spinge rapidamente verso un un finale tannico caratterizzato da sentori di erboristeria.
Rispetto al Villero suo coevo, bevuto sei mesi fa, un gradino sotto.
Da riprovare.

Enonauta/Degustazione di Vino #015 review - Barolo Bussia 2012 di Giacomo Fenocchio. Tradizione e austerità.
Enonauta/Degustazione di Vino #015 review - Barolo Bussia 2012 di Giacomo Fenocchio. Tradizione e austerità.
Enonauta/Degustazione di Vino #015 review - Barolo Bussia 2012 di Giacomo Fenocchio. Tradizione e austerità.
Enonauta/Degustazione di Vino #015 review – Barolo Bussia 2012 di Giacomo Fenocchio. Tradizione e austerità.

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Bottiglie, Degustazioni

Turpino 2010 – Querciabella

Turpino 2010 – Querciabella

Turpino di Querciabella viene fatto con le Uve dalle vigne aziendali in Maremma.

Blend di Cabernet Franc (40), Merlot (20) e Syrah (40). Biodinamico Steineriano in vigna. Fermentazione con lieviti indigeni. Affinamento in barrique nuove per il 20%

Consistente granato scuro. Turpino 2010 è un vino che si distingue per la sua elegante forza. Potente e dinamico al naso, dispiega un ventaglio aromatico complesso in cui risaltano i sentori di prugna e mora e accenni di tabacco dolce, spezie, di grafite e incenso.

Enonauta/Degustazione di Vino #014 review - Turpino 2010 di Querciabella. Un blend elegante dalle colline sopra Greve in Chianti

{Nez puissant et dynamique, il déploie une gamme aromatique complexe dans laquelle se détachent les arômes de prune et de mûre et des notes de tabac doux, d’épices, de graphite et d’encens.}

(Powerful and dynamic on the nose, it unfolds a complex aromatic range in which the scents of plum and blackberry and hints of sweet tobacco, spices, graphite and incense stand out.)

Attacco caldo, aromatico e non di petto, acidità vellutata e viva, tannino rifinito e setoso.

Piacevole ritorno di frutti di bosco nel centro bocca e lungo finale dove si riverbera la freschezza.

A volergli trovare per forza un punto debole si potrebbe dire che un po’ di corpo, di volume in più avrebbe forse giovato, ma resta la sensazione di aver bevuto un ottimo vino che è ulteriore conferma della vocazione di Querciabella per vini eleganti e puliti.

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Bottiglie

Piastraia 2010 Bolgheri D.O.C. – Michele Satta

Piastraia 2010 Bolgheri D.O.C. – Michele Satta

Per questo Piastraia Bolgheri Doc Michele Satta unisce il succo d’un quartetto di vitigni. Cabernet Sauvignon, Merlot, Sangiovese e Syrah in parti uguali.

20 giorni di troncoconico a vitigni separati e poi 18/24 mesi di barriques per un quinto nuove.

Enonauta/Degustazione di Vino #013 - Piastraia Bolgheri 2010 di Michele Satta. 4 vitigni per un vino che è nella storia di Bolgheri

Il vino che ne risulta è un campione di misurata potenza dalla veste di un bel rubino profondo, compatto, vivido.

Al naso è esuberante, complesso, ricco ed evoluto. Piccoli accenni floreali di viola, ma a dominare è il frutto a piena maturazione. Cassis, ribes nero, prugna essiccata, sentori di spezie dolci, di scorza d’arancia e cedro, note di tabacco. Il frutto ritorna nitidamente al palato e il sorso ha spessore e volume, freschezza viva e soffice e tannini smussati che animano il lungo finale dove torna anche la materia fruttata.

Enonauta/Degustazione di Vino #013 - Piastraia Bolgheri 2010 di Michele Satta. 4 vitigni per un vino che è nella storia di Bolgheri

Un vino, questo Piastraia 2010, che si esprime adesso a un livello di gusto alto, puntando sull’equilibrio dei molti elementi di cui è composto, senza mai dare l’impressione di volerne tradire didascalicamente la presenza.

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Bottiglie

Langhe Nebbiolo 2016 – G. D. Vajra

Langhe Nebbiolo 2016 – G. D. Vajra

Uve nebbiolo da giovani vigne site in diversi comuni per questo Langhe Nebbiolo Vajra.

Affinamento in vasche d’acciaio con un minimo apporto di legni neutri prima dell’imbottigliamento.

Azienda sita in Barolo.

Non ho bevuto tutti i nebbioli del mondo, ma non ne ho nemmeno bevuti pochi. Probabilmente il Nebbiolo, in tutte le sue declinazioni, è il vitigno che ho incontrato più volte nel mio cammino e da che mi ricordi credo che questo Nebbiolo 2016 di Vajra sia il più floreale che abbia mai annusato/bevuto.

La veste è rubino chiaro, trasparente e vivo. Come premesso è un vino floreale, talmente floreale da risultare inebriante, come stare in un prato fiorito in piena primavera. Poi fragolina, cassis e ricordi dell’incenso che arde nel turibolo.

Langhe Nebbiolo Vajra
Enonauta/Degustazione di Vino #013 - Langhe Nebbiolo 2016 di G.D. Vajra. Nebbiolo fragrante, fresco e convincente.

Il nitore, la levità, la fragranza e la raffinata semplicità dei profumi che compongono il ventaglio odoroso di questo Nebbiolo mi fanno pensare alla composta brillantezza di certe canzoni di Nick Drake.

Langhe Nebbiolo Vajra
Enonauta/Degustazione di Vino #013 - Langhe Nebbiolo 2016 di G.D. Vajra. Nebbiolo fragrante, fresco e convincente.

Al palato si conferma. Acidità setosa e tesa, succo fresco, tannino gentile e un buon finale di frutta fresca per un sorso più che piacevole.
Convincente.
Per fedeltà alla tipologia e valori espressi.

Langhe Nebbiolo Vajra
Enonauta/Degustazione di Vino #013 - Langhe Nebbiolo 2016 di G.D. Vajra. Nebbiolo fragrante, fresco e convincente.
Langhe Nebbiolo 2016 – G. D. Vajra
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Bottiglie

Lugana Superiore 2015 Doc – Ca’ Lojera

Lugana Superiore 2015 Doc – Ca’ Lojera

Lugana Superiore Ca’ Lojera – Sirmione
Turbiana
Fermentazione in legno e affinamento in botti da 25 hl per 24 mesi

Chi scrive non nasconde la sua predilezione per la Turbiana e i vini che se ne ricavano (Lugana Doc), vini che furono tra quelli con cui, un po’ per caso e un po’ per gusto, cominciò a incamminarsi sul sentiero dello stappo critico e/o consapevole.

Ma non c’è cedimento ai sentimenti nel dire che questa bottiglia è una di quelle che ricorderò e che contribuiranno a estendere la mia personale idea di qualità e piacevolezza in rapporto al vino.

Enonauta/Degustazione di Vino #012 - Lugana Sup. 2015 di Ca' Lojera. Turbiana di Struttura, profondità ed equilibrio.

Giallo intenso e brillante. Mostra struttura già nel calice. Generoso fin dall’apertura, elargisce profumi quantitativamente e qualitativamente di rilievo. Narciso, frutta gialla matura, zafferano, note petrose/gessose, ma anche qualche ricordo di erbe aromatiche come la maggiorana.
Stratificato il sorso che caldo e cremoso in princìpio, sfodera una bella accelerazione e guadagna in profondità ed equilibrio grazie alla sua grande verve sapida.

Enonauta/Degustazione di Vino #012 - Lugana Sup. 2015 di Ca' Lojera. Turbiana di Struttura, profondità ed equilibrio.

Sul finale riesco a intravedere l’identità che questa bottiglia potrebbe sviluppare tra qualche anno e decido di procurarmene subito un’altra.
At the end I can see the identity that this bottle could develop in a few years and I decide to get another one right away.
À la fin, je peux voir l’identité que cette bouteille pourrait développer dans quelques années et je décide d’en acheter une autre immédiatement.

In ottima compagnia col Rombo cotto a vapore con patate e indivia al forno.

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Bottiglie

Aluigi Chianti Classico Ris. 2012 – Le Cinciole

Aluigi Chianti Classico Ris. 2012 – Le Cinciole

Aluigi Le Cinciole – Panzano in Chianti
100% Sangiovese
Biologico/biodinamico
Cemento, elevazione in legno, ancora cemento.

Rosso rubino fitto.

Inizialmente sembra involuto, incastrato dentro sentori legnosi, ma col tempo si distende in un piacevole, seppur compìto, e tipico bouquet composto da molto mirtillo, note terragne e di incenso su ricordi di giaggiolo e scorza d’arancia.
Al palato risulta di medio corpo per un sorso animato da freschezza e succo gentili e struttura tannica nobile e sottile. Buon finale dove in fase retrolfattiva tornano le note di frutto scuro e di spezie.
Un vino che merita un pensiero alla volta dopo.

Si accompagnò con successo alla Lombatina di Manzo alla griglia.

Enonauta/Degustazione di Vino #011 - Chianti Classico Ris. Aluigi 2012 di Le Cinciole a Panzano. Un bel Sangiovese di Panzano de Le Cinciole
Aluigi 2012 – Chianti Classico Riserva
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Bottiglie

COLLIO 2015 – Edi Keber

COLLIO bianco 2015 – EDI KEBER

Ribolla, Malvasia e Friulano. Cemento e Legno. Il Collio bianco di Edi Keber

Vino iconico ed esemplare che attraversa le annate mantenendo un livello qualitativo ragguardevole. Cosa che gli permette di presentarsi, anno dopo anno, all’enoappassionato che, mentre si sta incamminando verso la propria enoteca di fiducia, si chiede “il Collio di Keber quest’anno come sarà?” e confermare regolarmente le sue aspettative, rese alte dalle precedenti esperienze.

Bello e vivo il colore giallo che sembra sempre virare al verdolino, impattanti e piacevoli i profumi fruttati, di lime, pesca bianca e melone bianco o di Napoli su un fondo erbaceo fresco e di arbusto odoroso come l’osmanto.

Enonauta/Degustazione di Vino #010 - Collio Bianco di Edi Keber. Un  grande classico del bere bene a buon prezzo

Al palato il Collio di Keber risulta equilibrato, ma è un equilibrio trovato (o pensato) al massimo dell’espressione di tutte le sue componenti. Ha calore, succo, freschezza viva e una smisurata vena sapida. Finale lunghissimo con una piacevole coda di mandorla brasiliana.

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Bottiglie

Dogliani Briccolero 2016 – Chionetti

Dogliani Briccolero 2016 – Chionetti

Dire Chionetti è dire Dogliani. E dire Dogliani ovviamente è dire Dolcetto. Per il Dogliani Briccolero 20016 di Chionetti un anno di affinamento in cemento e una piccola parte in legno. Combina tipicità e immediatezza con una struttura da vino importante. Impenetrabile rubino con riflessi purpurei. Viola, ciliegia, mora e qualche accenno di liquirizia e spezie. Caldo e compatto al palato, l’intensità del gusto è il suo tratto distintivo. Una buona freschezza e un tannino netto che mette ordine al sorso nell’ottimo finale fruttato. Vino di grande personalità, ma al contempo di carattere gioviale.

Enonauta/Degustazione di Vino #9 - Dogliani Briccolero 2016 di Chionetti. Dire Dogliani ovviamente è dire Dolcetto che è dire Chionetti.
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Barbaresco Manzola 2008 - Fiorenzo Nada
Bottiglie, Degustazioni

Barbaresco Manzola 2008 – Fiorenzo Nada

Risale al 2012 la mia visita all’azienda di Bruno Nada. Eppure conservo intatto nella memoria il ricordo dell’accoglienza ricevuta, della sua generosità nel raccontarsi e nel raccontare la storia della sua famiglia e della disciplina necessaria alla vita dell’agricoltore. E ricordo molto bene i vini bevuti quel giorno.
Resta ad oggi una delle esperienze più formative ed entusiasmanti nel mio percorso enoico.

Questa è una delle ultime bottiglie di quella trasferta, sopravvissuta a due traslochi e a una alluvione.

 

Barbaresco Manzola Fiorenzo Nada 2008

Fiorenzo Nada

100% Nebbiolo (Lampia e Michet)
24 mesi di botte
6 mesi di bottiglia
Treiso

Granato fitto e vivo il colore. Sornione d’acchìto, palesa con le ore un ricco bouquet.

Rosa essiccata, lampone e frutti di bosco maturi, si avvertono note di radice aromatica come rabarbaro e liquirizia, tabacco, qualche accenno boschivo.
Attacco gustativo fresco, l’acidità si impone e imprime al sorso una accelerazione emozionante. Segue grande intensità di frutto, materia e succo vibranti, una trama tannica integra e ben integrata. Sapidità sottotraccia che si allunga sul finale dove torna coerentemente la radice.
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L’assaggio ci parla di una bottiglia che può essere considerata vicina al vertice positivo della sua evoluzione. Che porta in dote al contempo grande dinamica gustativa ed equilibrio. Potenza verticale e grazia.

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The glass told us of a bottle that can be considered close to the positive point of its evolution. Which brings at the same time great gustatory dynamics and balance. Vertical power and grace.

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Le goût nous parle d’une bouteille qui peut être considérée comme proche du point positif de son évolution. Ce qui apporte à la fois une grande dynamique gustative et un bon équilibre. Puissance verticale et la grâce.

Barbaresco Manzola 2008 - Fiorenzo Nada
Barbaresco Manzola 2008 – Fiorenzo Nada
Barbaresco Manzola 2008 - Fiorenzo Nada
Barbaresco Manzola 2008 – Fiorenzo Nada

 
 
 
 
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