Bottiglie, Degustazioni

Malvasia 2016 – Nicolini

Malvasia 2016 – Nicolini

Venezia Giulia igt

In un gemellaggio enoalimentare tosco-giuliano, la Malvasia 2016 di Nicolini trova posto sulla mia tavola accanto a una delle più immutabili, e impermeabili alle “reinterpretazioni” moderne, tra le pietanze della tradizione toscana. La cecìna, o farinata per qualcuno. Cecìna con Crescenza e Torta di Spinaci.
Malvasia vinificata tradizionalmente, pochi interventi, acciaio e vetro per l’affinamento. Un pregiudizio, non necessariamente infondato, sulla zona di provenienza (Carso – Muggia) mi spinge ad aspettarmi un vino verticale e scabro. E invece.
Giallo dorato. Vagamente opalescente.

Enonauta/Degustazione di Vino #019 - review - Malvasia 2016 di Nicolini. Vino sorprendente, identitario, tradizionale

Complesso il ventaglio odoroso. Pesca gialla, giuggiola matura, fiori di tiglio, resina di cipresso, erbe aromatiche.
Caldo e spesso in ingresso, poi l’elemento acido ben si assesta dentro il sorso succoso e gli conferisce equilibrio e profondità.
Sul finale si fa rinfrescante, con piacevole retrogusto di menta selvatica..

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Canestrino 2015 – Fattoria Cerreto Libri

La sottozona del Chianti denominata Rùfina, posizionata a nordest di Firenze, è famosa per la longevità dei suoi rossi, ma dà i natali anche questo bianco fatto “come una volta”. Ovvero il Canestrino di Cerreto Libri

Trebbiano e Malvasia (90 e 10) coltivate seguendo il metodo di vinificazione stabilito dalla carta qualità dell’associazione “Renaissance des Appellations“, macerazione sulle bucce di 24/36 ore e lungo affinamento sulle fecce. Cemento.

Non proprio un orange, più un bianco fatto come un tempo.

Enonauta/Degustazione di Vino #018 - review - Canestrino 2015 di Cerreto Libri. Un ottimo bianco come una volta proiettato nel futuro.

Il suo colore è quello dell’Ambra lucida.
Denso.
Profumi misurati non esplosivi, inizialmente miele di trifoglio, poi sentori fruttati di nespola,
albicocca disidratata, floreali di narciso.

Enonauta/Degustazione di Vino #018 - review - Canestrino 2015 di Cerreto Libri. Un ottimo bianco come una volta proiettato nel futuro.

Rispetto ad altre annate porta in dote un’acidità più contenuta e flessuosa e una componente tannica sottile, risultando al palato più morbido e corposo. Un buon finale con retrogusto di salvia e una sorprendente resistenza nel bicchiere. L’ultimo, abbandonato sulla tavola, il giorno seguente porge al naso ancora note piacevoli ed è integro al sorso.

Duttilissimo nell’accompagnare in cucina.

Enonauta/Degustazione di Vino #018 - review - Canestrino 2015 di Cerreto Libri. Un ottimo bianco come una volta proiettato nel futuro.
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Malvasia 2015 – Zahar

Malvasia 2015 – Zahar (Venezia Giulia Igt)

Siamo a Sant’Antonio in Bosco nel comune di San Dorligo della Valle, sulle alture a sud est di Trieste vicino al confine con la Slovenia. Pochi ettari di vigna e ulivi, una cantina di dimensioni familiari, vini espressivi e di carattere. E dove la famiglia Zahar produce la sua Malvasia.
L’incontro con i vini talvolta è casuale, ma la benedizione di un incontro quasi sempre è frutto della concomitanza di più elementi. La compagnia, il clima, l’umore, la bottiglia sbagliata o la bottiglia memorabile.

Enonauta/Degustazione di Vino #016  - review - Malvasia 2015 di Zahar. vino avvincente e amichevole che stringe sodalizi entusiasmanti con le creazioni culinarie

Da Zahar, era l’aprile 2018, concomitarono una serie di fattori agevolanti l’innamoramento. Tanto da non essere capaci di scattare alcuna foto che rendesse giustizia al tempo passato in cantina e in compagnia di Tania Stefani. Troppo impegnati ad assaggiare la batteria di vini proposti in degustazione.
Per questa Malvasia, se non ricordo male, tre giorni di macerazione sulle bucce e un passaggio in legno.
Ed è un vino che sembra intrattenere un rapporto speciale con la luce, che rende cangiante e vividissimo il suo colore giallo.
Denso nel bevante. Bello e peculiare al naso dove si affacciano sentori floreali di elicriso e ginestra, miele di cardo, erba cipollina, origano, nespola, resina di cipresso, il ricordo di una camminata su prati insolati in un tardo mattino di giugno.

Enonauta/Degustazione di Vino #016  - review - Malvasia 2015 di Zahar. vino avvincente e amichevole che stringe sodalizi entusiasmanti con le creazioni culinarie

Al palato offre una consistenza da vino rosso, coriacea e ruvida acidità, succo materico, coerente nelle sensazioni gustative, un accenno tannico nel lungo finale e quello che ne risulta è un vino avvincente e amichevole che stringe sodalizi entusiasmanti con le creazioni culinarie.
Testato con soddisfazione insieme alla tagliata di pollo con crema di ceci e con il tonno alla griglia con fagioli rossi.

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Quattro Enonauti da Selvapiana
Gite in Cantina

Quella Volta Vol. 1 – Selvapiana (Rùfina)

Quella Volta Vol. 1 – Selvapiana

Quella volta che quattro Enonauti, i tre in foto più il quarto che scattava, si recarono alla Rùfina per andare da Selvapiana.
L’Enonauta non potrà mai dimenticare la prodiga ospitalità offerta ai quattro pellegrini giunti in loco senza preavviso, guidati dalla sete e dall’ispirazione del momento, alla fine di una memorabile giornata di assaggi.
Per non parlare dei sempre ottimi vini.
Bucerchiale 2009 in testa.

That Time Vol. 1 – Selvapiana

That time when four Enonauts, the three in the picture plus the fourth with the camera, moved to Rùfina to visit Selvapiana winery.
The Enonauta will never forget the generous hospitality offered to the four pilgrims who arrived on site without warning, guided by the thirst and inspiration of the moment, at the end of a memorable day of tasting.

Not to mention the always excellent wines.

Bucerchiale 2009 in the lead.

Quattro Enonauti da Selvapiana
Gite in Cantina, Enotour, vagabondaggi enoici

Selvapiana - Rufina
Quattro Enonauti da Selvapiana
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Turpino 2010 – Querciabella

Turpino 2010 – Querciabella

Turpino di Querciabella viene fatto con le Uve dalle vigne aziendali in Maremma.

Blend di Cabernet Franc (40), Merlot (20) e Syrah (40). Biodinamico Steineriano in vigna. Fermentazione con lieviti indigeni. Affinamento in barrique nuove per il 20%

Consistente granato scuro. Turpino 2010 è un vino che si distingue per la sua elegante forza. Potente e dinamico al naso, dispiega un ventaglio aromatico complesso in cui risaltano i sentori di prugna e mora e accenni di tabacco dolce, spezie, di grafite e incenso.

Enonauta/Degustazione di Vino #014 review - Turpino 2010 di Querciabella. Un blend elegante dalle colline sopra Greve in Chianti

{Nez puissant et dynamique, il déploie une gamme aromatique complexe dans laquelle se détachent les arômes de prune et de mûre et des notes de tabac doux, d’épices, de graphite et d’encens.}

(Powerful and dynamic on the nose, it unfolds a complex aromatic range in which the scents of plum and blackberry and hints of sweet tobacco, spices, graphite and incense stand out.)

Attacco caldo, aromatico e non di petto, acidità vellutata e viva, tannino rifinito e setoso.

Piacevole ritorno di frutti di bosco nel centro bocca e lungo finale dove si riverbera la freschezza.

A volergli trovare per forza un punto debole si potrebbe dire che un po’ di corpo, di volume in più avrebbe forse giovato, ma resta la sensazione di aver bevuto un ottimo vino che è ulteriore conferma della vocazione di Querciabella per vini eleganti e puliti.

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Piastraia 2010 Bolgheri D.O.C. – Michele Satta

Piastraia 2010 Bolgheri D.O.C. – Michele Satta

Per questo Piastraia Bolgheri Doc Michele Satta unisce il succo d’un quartetto di vitigni. Cabernet Sauvignon, Merlot, Sangiovese e Syrah in parti uguali.

20 giorni di troncoconico a vitigni separati e poi 18/24 mesi di barriques per un quinto nuove.

Enonauta/Degustazione di Vino #013 - Piastraia Bolgheri 2010 di Michele Satta. 4 vitigni per un vino che è nella storia di Bolgheri

Il vino che ne risulta è un campione di misurata potenza dalla veste di un bel rubino profondo, compatto, vivido.

Al naso è esuberante, complesso, ricco ed evoluto. Piccoli accenni floreali di viola, ma a dominare è il frutto a piena maturazione. Cassis, ribes nero, prugna essiccata, sentori di spezie dolci, di scorza d’arancia e cedro, note di tabacco. Il frutto ritorna nitidamente al palato e il sorso ha spessore e volume, freschezza viva e soffice e tannini smussati che animano il lungo finale dove torna anche la materia fruttata.

Enonauta/Degustazione di Vino #013 - Piastraia Bolgheri 2010 di Michele Satta. 4 vitigni per un vino che è nella storia di Bolgheri

Un vino, questo Piastraia 2010, che si esprime adesso a un livello di gusto alto, puntando sull’equilibrio dei molti elementi di cui è composto, senza mai dare l’impressione di volerne tradire didascalicamente la presenza.

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Bottiglie

Langhe Nebbiolo 2016 – G. D. Vajra

Langhe Nebbiolo 2016 – G. D. Vajra

Uve nebbiolo da giovani vigne site in diversi comuni per questo Langhe Nebbiolo Vajra.

Affinamento in vasche d’acciaio con un minimo apporto di legni neutri prima dell’imbottigliamento.

Azienda sita in Barolo.

Non ho bevuto tutti i nebbioli del mondo, ma non ne ho nemmeno bevuti pochi. Probabilmente il Nebbiolo, in tutte le sue declinazioni, è il vitigno che ho incontrato più volte nel mio cammino e da che mi ricordi credo che questo Nebbiolo 2016 di Vajra sia il più floreale che abbia mai annusato/bevuto.

La veste è rubino chiaro, trasparente e vivo. Come premesso è un vino floreale, talmente floreale da risultare inebriante, come stare in un prato fiorito in piena primavera. Poi fragolina, cassis e ricordi dell’incenso che arde nel turibolo.

Langhe Nebbiolo Vajra
Enonauta/Degustazione di Vino #013 - Langhe Nebbiolo 2016 di G.D. Vajra. Nebbiolo fragrante, fresco e convincente.

Il nitore, la levità, la fragranza e la raffinata semplicità dei profumi che compongono il ventaglio odoroso di questo Nebbiolo mi fanno pensare alla composta brillantezza di certe canzoni di Nick Drake.

Langhe Nebbiolo Vajra
Enonauta/Degustazione di Vino #013 - Langhe Nebbiolo 2016 di G.D. Vajra. Nebbiolo fragrante, fresco e convincente.

Al palato si conferma. Acidità setosa e tesa, succo fresco, tannino gentile e un buon finale di frutta fresca per un sorso più che piacevole.
Convincente.
Per fedeltà alla tipologia e valori espressi.

Langhe Nebbiolo Vajra
Enonauta/Degustazione di Vino #013 - Langhe Nebbiolo 2016 di G.D. Vajra. Nebbiolo fragrante, fresco e convincente.
Langhe Nebbiolo 2016 – G. D. Vajra
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Bottiglie

Lugana Superiore 2015 Doc – Ca’ Lojera

Lugana Superiore 2015 Doc – Ca’ Lojera

Lugana Superiore Ca’ Lojera – Sirmione
Turbiana
Fermentazione in legno e affinamento in botti da 25 hl per 24 mesi

Chi scrive non nasconde la sua predilezione per la Turbiana e i vini che se ne ricavano (Lugana Doc), vini che furono tra quelli con cui, un po’ per caso e un po’ per gusto, cominciò a incamminarsi sul sentiero dello stappo critico e/o consapevole.

Ma non c’è cedimento ai sentimenti nel dire che questa bottiglia è una di quelle che ricorderò e che contribuiranno a estendere la mia personale idea di qualità e piacevolezza in rapporto al vino.

Enonauta/Degustazione di Vino #012 - Lugana Sup. 2015 di Ca' Lojera. Turbiana di Struttura, profondità ed equilibrio.

Giallo intenso e brillante. Mostra struttura già nel calice. Generoso fin dall’apertura, elargisce profumi quantitativamente e qualitativamente di rilievo. Narciso, frutta gialla matura, zafferano, note petrose/gessose, ma anche qualche ricordo di erbe aromatiche come la maggiorana.
Stratificato il sorso che caldo e cremoso in princìpio, sfodera una bella accelerazione e guadagna in profondità ed equilibrio grazie alla sua grande verve sapida.

Enonauta/Degustazione di Vino #012 - Lugana Sup. 2015 di Ca' Lojera. Turbiana di Struttura, profondità ed equilibrio.

Sul finale riesco a intravedere l’identità che questa bottiglia potrebbe sviluppare tra qualche anno e decido di procurarmene subito un’altra.
At the end I can see the identity that this bottle could develop in a few years and I decide to get another one right away.
À la fin, je peux voir l’identité que cette bouteille pourrait développer dans quelques années et je décide d’en acheter une autre immédiatement.

In ottima compagnia col Rombo cotto a vapore con patate e indivia al forno.

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Aluigi Chianti Classico Ris. 2012 – Le Cinciole

Aluigi Chianti Classico Ris. 2012 – Le Cinciole

Aluigi Le Cinciole – Panzano in Chianti
100% Sangiovese
Biologico/biodinamico
Cemento, elevazione in legno, ancora cemento.

Rosso rubino fitto.

Inizialmente sembra involuto, incastrato dentro sentori legnosi, ma col tempo si distende in un piacevole, seppur compìto, e tipico bouquet composto da molto mirtillo, note terragne e di incenso su ricordi di giaggiolo e scorza d’arancia.
Al palato risulta di medio corpo per un sorso animato da freschezza e succo gentili e struttura tannica nobile e sottile. Buon finale dove in fase retrolfattiva tornano le note di frutto scuro e di spezie.
Un vino che merita un pensiero alla volta dopo.

Si accompagnò con successo alla Lombatina di Manzo alla griglia.

Enonauta/Degustazione di Vino #011 - Chianti Classico Ris. Aluigi 2012 di Le Cinciole a Panzano. Un bel Sangiovese di Panzano de Le Cinciole
Aluigi 2012 – Chianti Classico Riserva
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Bottiglie

COLLIO 2015 – Edi Keber

COLLIO bianco 2015 – EDI KEBER

Ribolla, Malvasia e Friulano. Cemento e Legno. Il Collio bianco di Edi Keber

Vino iconico ed esemplare che attraversa le annate mantenendo un livello qualitativo ragguardevole. Cosa che gli permette di presentarsi, anno dopo anno, all’enoappassionato che, mentre si sta incamminando verso la propria enoteca di fiducia, si chiede “il Collio di Keber quest’anno come sarà?” e confermare regolarmente le sue aspettative, rese alte dalle precedenti esperienze.

Bello e vivo il colore giallo che sembra sempre virare al verdolino, impattanti e piacevoli i profumi fruttati, di lime, pesca bianca e melone bianco o di Napoli su un fondo erbaceo fresco e di arbusto odoroso come l’osmanto.

Enonauta/Degustazione di Vino #010 - Collio Bianco di Edi Keber. Un  grande classico del bere bene a buon prezzo

Al palato il Collio di Keber risulta equilibrato, ma è un equilibrio trovato (o pensato) al massimo dell’espressione di tutte le sue componenti. Ha calore, succo, freschezza viva e una smisurata vena sapida. Finale lunghissimo con una piacevole coda di mandorla brasiliana.

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